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Cronaca Centro Storico / Piazza Garibaldi

Pugno in faccia al cameriere del Bazeel: "Spacciano anche di giorno, le istituzioni ci aiutino"

Domenica pomeriggio il dipendente è stato aggredito nel vicolo dietro Piazza Garibaldi. Il titolare De Nigris: "Il fenomeno è molto radicato, si deve pianificare un intervento strutturale"

'Che hai da guardare?' e poi il pugno in faccia. Domenica pomeriggio 1 luglio, intorno alle ore 15, è stato aggredito un cameriere del Bazeel, il noto locale di Piazza Garibaldi. A spiegare cosa è successo è il titolare Dario De Nigris, rimasto a sua volta coinvolto in una violenta rissa in Piazza Vettovaglie lo scorso 19 giugno: "Il ragazzo è uscito nel vicolo, stava andando al magazzino. E' stato avvicinato da tre spacciatori che prima gli hanno detto 'che guardi?' e poi gli è arrivato un cazzotto in faccia. Fortunatamente non si è fatto niente di grave, ma si è molto impaurito".

Oltre alla gravità della nuova aggressione c'è un elemento di amara ironia: "Era in corso proprio in quel momento al Bazeel una delle iniziative che si stanno tenendo in questi tre giorni per riappropriarci del centro storico. Ci dispiace molto, stiamo vivendo un incubo". De Nigris poi racconta la situazione, che sembra andare peggiorando: "Dopo quello che mi è successo (nella rissa di giugno gli è stato fratturato il naso ndr) gli spacciatori hanno ripreso il loro giro, presidiano adesso le loro zone anche di giorno, di pomeriggio. E non vogliono essere disturbati. Questo fatto è una coincidenza che dimostra bene la situazione".

La risposta repressiva, con maggiori controlli, non appare sufficiente: "La sera c'è sempre la Polizia Municipale - spiega l'esercente - ma non è con una pattuglia in più che si risolve. Il fenomeno è molto radicato. Deve pianificarsi una risposta strutturale, serve una reazione di tutto il centro storico. Quando ho denunciato quanto mi è successo due settimane fa c'è stato clamore perché si era sotto elezioni, ho ricevuto critiche da alcuni commercianti perché temevano ritorsioni. E' anche questo clima che va contrastato, le istituzioni ci devono accompagnare perché sono problemi sia sociali che economici. Lavorare in queste condizioni è difficile".

Dovrà quindi essere l'amministrazione a fungere da elemento accentratore, promotore di un progetto capace di coinvolgere, impegnare e far sentire tutelati gli operatori interessati.

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