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Cronaca Pratale / Via San Giovanni Bosco

Agente aggredito in carcere, Osapp: "Faremo ricorso alla Corte europea"

L'agente di polizia penitenziaria è stato aggredito dopo essere intervenuto per risolvere un litigio tra due detenuti. Il sindacato: "A Pisa non ci sono allarmi, per cui solo la destrezza dell'agente ha evitato più gravi conseguenze"

Si pensa anche al ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo dopo le aggressioni da parte di detenuti nei confronti di agenti di polizia penitenziaria, l'ultimo dei quali avvenuto proprio a Pisa. E' l'Osapp, l'Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, ad avanzare tale possibilità in seguito all'aggressione di un agente da parte di un detenuto italiano dopo un battibecco con un altro detenuto. "La sezione detentiva presso la casa circondariale di Pisa in cui si è svolta l'aggressione, come molte altre sul territorio nazionale - spiega il segretario generale dell'Osapp Leo Beneduce - è priva di allarmi e di strumenti di comunicazione con l'esterno, per cui solo la destrezza dell'agente, che ha riportato lesioni guaribili in alcune settimane, ha evitato più gravi conseguenze. Ma a Pisa, come in altri istituti, di episodi simili ne accadono a decine senza che si assumano i debiti correttivi da parte dell'amministrazione penitenziaria. Abbiamo veramente raggiunto il limite e questa volta - conclude Beneduce - alla Corte europea dei diritti dell'uomo saremo noi a denunciare la colpevole assenza della guardasigilli Cancellieri e del capo del Dap Giovanni Tamburino nei confronti della polizia penitenziaria".

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