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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Poliziotti aggrediti nel carcere Don Bosco: sindacati sul piede di guerra

Un nuovo episodio denunciato dai sindacati che tornano a chiedere misure per aumentare la sicurezza all'interno del penitenziario pisano

Ancora aggressioni ai danni dei poliziotti nel carcere di Pisa e sindacati preoccupati per una violenza che non si placa con episodi che continuano a ripetersi.
A rendere nota l'ennesimo caso è Giuseppe Proietti Consalvi, vice segretario generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).

"Tra la serata di lunedì e la mattinata di martedì, in due distinti momenti, un detenuto nordafricano ristretto nel carcere di Pisa ha aggredito violentemente quattro agenti di Polizia penitenziaria. Il detenuto si è scagliato contro gli agenti in servizio colpendoli alle spalle con calci e pugni, tanto che i colleghi sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso ospedaliero" spiega Proietti Consalvi che aggiunge: "Continuano gli eventi critici e in particolare le aggressioni nei confronti del personale di Polizia penitenziaria nell’Istituto di Pisa, senza che l’amministrazione penitenziaria adotti i dovuti e giusti provvedimenti per evitare tale situazione, che tra l’altro continua ad ingenerare malcontento tra tutto il personale di Polizia penitenziaria, abbandonato a sé stesso. Nonostante varie richieste della direzione pisana, il provveditorato regionale non ha ritenuto opportuno adottare provvedimenti di trasferimento in altra struttura. Lo stesso Provveditorato che, ad oggi, ad un anno ormai dall’insediamento del nuovo vertice, non ha mai pensato di visitare l’Istituto pisano, almeno per rendersi conto della situazione strutturale e della carenza d’organico del personale, soprattutto nel ruolo degli Ispettori e dei Sovrintendenti".

"Speriamo che, prima possibile, l’amministrazione penitenziaria possa decidere e mettere in campo le soluzioni migliori affinchè sia ripristinato l’ordine e la sicurezza nel carcere di Pisa - conclude Proietti Consalvi - e anche investire fondi per la situazione strutturale e per la mancanza di adeguata videosorveglianza, richieste che ormai perdurano nel tempo e che, ad oggi, non hanno visto luce, nonostante le leggi e le varie circolari dipartimentali in materia di ordine e sicurezza".

Sulla condizione del carcere Don Bosco, dopo la nuova aggressione, interviene anche la segreteria provinciale della UIL PA Polizia Penitenziaria. "La situazione nelle nostro istituto resta allarmante, bisogna intervenire - sottolineano dalla UIL PA - tali problematiche necessitano di grande attenzione da parte delle istituzioni sia locali che statali. A fronte dei continui casi di attacchi nei confronti degli agenti, si deve poter intervenire per fronteggiarli con strumenti idonei alla propria difesa e, contestualmente, alla tutela del detenuto".

Nel rimarcare che si tratta di "una situazione ormai fuori controllo”, la UIL sottolinea la necessità di dotare il personale della Polizia penitenziaria di taser. "Seguirà da parte nostra la richiesta di convocazione dalla Direzione dell’Istituto Pisano per rideterminare il piano di sicurezza dell’intero istituto, nonché del Provveditorato di Firenze al fine di trovare una soluzione immediata per ripristinare l’ormai persa dignità lavorativa della Polizia penitenziaria" concludono dal sindacato.

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