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Cronaca Porta a Mare / Via II Settembre

Via 2 Settembre: non accetta la fine della storia e perseguita l'ex compagno

Una vera e propria escalation di violenza fino all'episodio di venerdì pomeriggio quando un trentenne rumeno ha cercato di entrare in casa dell'ex compagno, arrivando a rompere il vetro della porta con una bottiglia di birra

Aggressione ieri pomeriggio in via 2 Settembre a Pisa. Sul posto è intervenuta una Volante della Polizia che ha trovato ferito un cittadino brasiliano, il quale riferiva che poco prima il suo ex compagno, un cittadino rumeno, si era presentato alla porta di casa per parlare con lui. Il brasiliano ha però rifiutato e l'ex compagno ha dato in escandescenza. Prima ha provato ad aprire la porta d’ingresso dell’abitazione, poi ha scagliato violentemente una bottiglia di birra piena contro il vetro mandandolo in frantumi e colpendo sia con il liquido della bottiglia che con i vetri il brasiliano, ferito alle mani ed al volto.

Prima di allontanarsi, secondo il racconto fornito dal transessuale, il suo ex compagno lo aveva minacciato ed intimidito mostrandogli di possedere un coltello che aveva nella cinta dei pantaloni.

Nei confronti del rumeno pendevano, da parte del compagno diverse denunce, anche presso la Questura di Pisa, per pregressi episodi di violenza non solo verso lo stesso brasiliano, ma anche verso altre persone a lui vicine, come il suo compagno di appartamento, un altro cittadino brasiliano, ed un loro amico, un italiano residente in Lucchesia. Una vera e propria escalation di violenza per cercare di riprendere la relazione con il brasiliano. Il rumeno era arrivato anche ad uccidere il cane di razza boxer dell'amico italiano: l'animale era stato ritrovato morto a Livorno.

Poco dopo l'aggressore è stato individuato e rintracciato. Si tratta di V.C., nato in Romania, 30 anni, residente a Pisa in via Livornese. L'uomo aveva anche la camicia sporca di sangue e un taglio ad un dito della mano destra, che sembrava essere recente, già medicato con un cerotto.

In Questura il rumeno ha assunto un atteggiamento provocatorio e sprezzante, sostenendo di essere stato aggredito dal transessuale che aveva rotto spontaneamente il vetro della porta i cui residui lo avevano ferito alla mano che aveva già medicato con il cerotto.

Il trentenne è stato alla fine arrestato perché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori e, informato il Pubblico Ministero, è stato condotto in carcere in attesa dell'udienza di convalida.

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