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Cronaca

Aggressione Zakir, perquisizioni e ammissioni: futili motivi alla base del gesto

Resi noti i particolari delle ultime operazioni compiute dalla Polizia nel pomeriggio e nella notte del 17 aprile. Localizzato a Tunisi l'aggressore, pare escluso il 'knockout game': il gruppo era uscito a cercare litigi. Uno di loro è minorenne

Una serata brava finita in tragedia. Dopo la pubblicazione di ieri 17 aprile del video dell'aggressione costato la vita a Zakir sono pervenute alla Polizia varie segnalazioni, che da qui a notte inoltrata hanno portato alle perquisizioni ed alla definitiva identificazione del gruppo. Durante i sopralluoghi nelle case di alcuni dei ragazzi sono stati trovati gli indumenti catturati dalle immagini delle telecamere. Alle successive domande degli investigatori è stato risposto con conferme in merito ai fatti ed alla identità dell'autore del pugno.

Il vice-questore Dott. Rainone parla di "atteggiamento di ammissione durante le perquisizioni" e di "collaborazione dei ragazzi e delle famiglie". Sui motivi spiega che "erano assolutamente futili, non hanno fornito indicazioni precise, erano usciti per attaccare briga, cercare la lite". Esclusa la pista del 'knockout game', la pratica nata negli Usa di colpire a caso un passante, anche dal prefetto di Pisa Francesco Tagliente. Nessuna conferma per quanto riguarda l'assunzione di alcolici. "Avevano capito la gravità del fatto compiuto – prosegue il Dott. Rainone – infatti il soggetto tunisino, Hamrouni Hamza (l'esecutore dell'aggressione), martedì 15 aprile si è imbarcato da Malpensa su un aereo per Tunisi. Lì è stato localizzato ed a breve si attiveranno le procedure internazionali per l'estradizione".

Tempi che per tale procedimento potrebbero essere lunghi. Spiega il sostituto anziano Antonio Giaconi che "c'è un accordo con la Tunisia, ma intanto serve l'ordinanza di custodia cautelare e poi la dichiarazione di latitanza. Attendiamo intanto il provvedimento del giudice". Izakir conf stampa colpevoli-2l capo di imputazione per Hamrouni Hamza è al momento quello di omicidio preterintenzionale, ma si aspettano i risultati dell'autopsia per eventuali modificazioni. Gli altri 2 indagati per favoreggiamento personale sono il minorenne di 16 anni, di cui le autorità non hanno fornito il nome, e Simone Tabbita, classe 1992, individuato a Roma. Non una fuga la sua, pare abbia raggiunto una giovane ragazza e si è dimostrato molto collaborativo con gli investigatori. Il quarto del gruppo, F.C., il ragazzo dal giubbotto rosso, resta al momento estraneo ai fatti.

Soddisfazione per il lavoro svolto dalla Squadra Mobile viene espressa sia dal sostituto anziano Giaconi che dal prefetto Tagliente. Giaconi: "Gli uomini della Polizia hanno lavorato giorno e notte. Un grazie anche all'aiuto della stampa". Tagliente: "Esprimo la mia gratitudine al questore Gianfranco Bernabei, alla magistratura ed agli investigatori della Squadra Mobile pisana che hanno permesso la tempestiva identificazione del gruppo degli aggressori e la conseguente denuncia dell'omicida e dei responsabili del favoreggiamento".

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