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Cronaca

Allarme siccità, il Comune di Pisa: "Se ne occupano l'Autorità di Bacino e la Regione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Alla interrogazione dei 4 consiglieri comunali di Fi-Pdl, Giovanni Garzella, Mirella Bronzini, Riccardo Buscemi e Gino Logli, sull’allarme siccità risponde, tramite l’assessore comunale Salvatore Sanzo, Marco Redini della direzione Ambiente del Comune di Pisa.

“Per far fronte all’allarme siccità così  - scrive Redini -  tutelando l’approvvigionamento idrico ed il settore agricoltura, il Comune di Pisa, nella persona del Sindaco emette un’ordinanza Sindacale in caso venga con decreto del Presidente della Giunta Regionale, ai sensi dell’art.11 comma 2 lett. A) L.R. 67/2003, dichiarato lo stato di emergenza regionale relativamente a tutto il territorio della Reginale Toscana per la crisi idrica in corso.

Con l’ordinanza sindacale viene richiesto alla cittadinanza di limitare gli usi impropri e gli sprechi di acqua potabile, il tutto per preservare la maggiore quantità di risorsa idrica disponibile all’uso umano ed alimentare e di ridurre conseguentemente  i prelievi di acqua potabile dall’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli alimentari, igienico sanitari e idropotabile.

I Comune di Pisa non ha previsto e non prevede di destinare nei prossimi cinque anni risorse per arginare il problema siccità, in quanto il Regolamento della Regione Toscana n.29 del 26 maggio 2008 – Disposizioni per la riduzione  e l’ottimizzazione dei consumi di acqua erogata a terzi dal gestore del servizio idrico integrato-   definisce quali sono le azioni da adottare, tutte azioni a carico dei cittadini, azioni che l’amministrazione deve verificare (VV.UU.) che siano attuate:

Il regolamento definisce nel suo articolato 1:

a) Comportamenti miranti al conseguimento di obiettivi di risparmio e di tutela della risorsa destinata  al consumo umano da parte degli utenti  del servizio idrico integrato da realizzare attraverso  la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi:

b) Criteri per la costruzione di riserve d’acqua da parte di privati per usi domestici diversi da quello destinato al consumo umano.

In conclusione – dice Redini - il problema della siccità, da un punto di vista tecnico, non può essere risolto e affrontato su scala locale e per tale scopo sono stati individuati due Enti sovraordinati, cioè l’Autorità di Bacino e la Regione”.

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