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Cronaca Putignano

Alloggi vuoti e autorecupero: i comitati annunciano la ripresa delle manifestazioni

L'assemblea pubblica a Sant'Ermete ha deciso di riaprire lo stato di agitazione per chiedere risposte all'amministrazione

L'assemblea pubblica 'Casa, la priorità di Pisa' ha deciso: ripartirà la mobilitazione. L'incontro pubblico si è svolto lo scorso 15 aprile ed ha riunito a Sant'Ermete un centinaio di persone, tra associazioni degli inquilini, famiglie in difficoltà, residenti e comitati delle case popolari. Oltre Sant'Ermete c'erano gli attivisti di via Norvegia, di via di Padule, di Calambrone, del Villaggio Centofiori; infine varie associazioni sindacali e realtà politiche.

E' stata deliberata una "nuova apertura dello stato di agitazione", che prevede: la prossima convocazione di assemblee di zona; la presentazione di esposti in Procura sulle condizioni insalubri di alloggi erp; una prossima "manifestazione prolungata nel mese di maggio, per avere risposte sull'assegnazione tramite progetto di autorecupero dei 35 alloggi di Sant'Ermete in via di sistemazione da parte della comunità di quartiere".

E' la stessa comunità di via Emilia a segnalare l'interruzione dei rapporti con l'amministrazione comunale: "Il dialogo proposto dalla comunità di quartiere di Sant'Ermete per l'autorecupero di 35 alloggi disabitati - si legge nel documento dell'assemblea - si è interrotto, nonostante gli incontri e il sopralluogo effettuati con personale Apes in data 15 e 24 marzo abbiano dimostrato la fattibilità tecnica del progetto di recupero. Sono passati 4 mesi (16 dicembre 2022) dall'avvio, comunicato a tutte le istituzioni competenti, dei lavori di autorecupero degli alloggi lasciati all'abbandono nel quartiere. Il Comune di Pisa, incontrato dalla comunità di quartiere di Sant'Ermete durante l'ultima seduta del Consiglio comunale del 28 marzo non ha ancora risposto alla richiesta di avvio ufficiale del progetto di autorecupero".

"Il 10 maggio - aggiunge il comitato - ci sarà l'udienza in tribunale tra Apes e Proter rispetto al contenzioso sul fallimento del progetto di costruzione dei 33 alloggi. Ad oggi nonostante gli impegni formali comunicati sulla stampa da assessori ed esponenti politici non c'è certezza sui tempi di realizzazione delle costruzioni né sui finanziamenti, e che si reitera il pericolo di appalti di lavori senza controllo pubblico. Lo spazio sociale presente al piano terra delle case popolari dei 39 alloggi di Sant'Ermete doveva essere consegnato con bagno in funzione per le esigenze sociali delle persone del quartiere entro il 15 aprile, e che invece risulta ancora chiuso e i lavori mai iniziati".

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