Aeroporti, pista più lunga a Firenze. E la holding con il 'Galilei' traballa
L'Enac ha chiesto un allungamento di 480 metri, scatenando la ferma opposizione del governatore della Regione Toscana: "Si forza un equilibrio che con grande impegno avevamo raggiunto". La pista più lunga minerebbe il mercato dello scalo pisano
Potrebbe avvenire una brusca frenata nel processo di creazione della holding tra l'aeroporto di Pisa e quello di Firenze. Una tegola caduta proprio in queste ore, che potrebbe rimettere in discussione tutto il percorso fatto dalla Regione Toscana e dalle società che gestiscono i due aeroporti, Sat e Adf.
Enac infatti ha chiesto, con tanto di lettera inviata al Consiglio Regionale della Toscana, l’estensione della pista del 'Vespucci' a 2480 metri rispetto ai duemila stabiliti. 480 metri in più (240 metri di fasce di sicurezza non asfaltate in testa e coda) che l’Ente nazionale aviazione civile riterrebbe necessari per poter attuare le intenzioni di Adf: far atterrare gli aerei a medio raggio ovvero Airbus 320 e 321.
Quattrocentottanta metri che pesano come macigni anche per il 'Galilei'. L'ulteriore allungamento della pista infatti andrebbe a scontrarsi con gli interessi dello scalo pisano. Si teme infatti che l'aeroporto di Firenze possa accogliere anche le lunghe tratte, andando così a minare lo sviluppo e il mercato del 'Galilei'.
ENRICO ROSSI. "Leggo che si vuole allungare ancora, oltre i due chilometri previsti dalla variante urbanistica, la pista aereoportuale di Firenze, contraddicendo gli impegni presi e stravolgendo l'equilibrio ambientale sull'area e quello di mercato con Pisa - ha scritto stamattina il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi sul suo profilo Facebook - insomma, provano a forzare un equilibrio che con tanto impegno e serietà abbiamo raggiunto. Una volta ho detto che se non si fossero rispettati i vincoli posti dalla Regione c'era il rischio che nell' area aereoportuale si sarebbe finito col seminarci le patate. La frase sembrò a taluni eccessiva e un po' pedestre. Così ora, fresco di una rilettura, avviso in latino i naviganti: "quos perdere vult, Deus dementat". La pista dell'aeroporto o sarà di 2000 metri o non sarà - chiarisce il presidente - come d' altra parte avevamo concordato con Enac la quale ci aveva pure scritto che quella lunghezza andava bene".
