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Cronaca Santa Croce sull'Arno

Santa Croce sull'Arno, area ex Gozzini: tolti 4mila metri quadrati di amianto

Completato il primo step di interventi. L'Amministrazione comunale: "Un giorno importante per noi e per i cittadini"

Sono terminati ieri, giovedi 11 agosto, i lavori di rimozione dei materiali contenenti amianto dalle coperture dell'area ex Gozzini, a Santa Croce sull'Arno. Lavori previsti nel cosiddetto primo step di interventi (edifici a, b, c, d, e, f, g oltre alla pensilina che attestava su via Curtatone e Montanara), come da cronoprogramma condiviso con la Asl.

La rimozione ha interessato 4mila mq di amiantocollocate a meno di 5 metri dalle abitazioni della zona: circa un terzo del totale dell'amianto che sovrasta l'ex area industriale. L'intervento è stato eseguito dalla ditta specializzata Eco 3 Toscana, di Campi Bisenzio, aggiudicataria dei lavori in seguito a bando, che ha eseguito l'operazione per un importo di circa 77mila euro, che costituiranno privilegio nel caso in cui l'asta del 6 settembre trovi finalmente un acquirente per il complesso.

I lavori, iniziati il 14 luglio scorso, si sono protratti per alcuni giorni in più rispetto alle tre settimane previste, per difficoltà intercorse a causa della presenza di cavi Enel nelle immediate vicinanze dell'area di lavoro. E' quindi stato necessario attendere l'autorizzazione da parte del gestore per sospendere il passaggio di corrente elettrica e permettere alla ditta di lavorare in sicurezza.

"Oggi è per noi un giorno importante - scrive in unna nota l'amministrazione comunale - e crediamo sia lo stesso anche per i cittadini residenti nelle aree vicino alle ex officine: la riprova che le parole spese dal sindaco e dalla sua giunta non sono state promesse vuote ma si sono trasformate in realtà e fatti concreti. Con la stessa determinazione con cui è stato raggiunto questo primo obiettivo continueremo a lavorare per dare seguito a questo impegno con lo scopo di trovare una soluzione definitiva a questa annosa questione".

"I tecnici  - prosegue l'amministrazione comunala - sono infatti impegnati per studiare una soluzione che permetta di agire sul secondo step del cronoprogramma, intervento che riguarda le coperture site ad una distanza di 15 metri dalle abitazioni, e che richiederà uno sforzo progettuale maggiore perché interessa fabbricati strutturalmente meno stabili. Tutto ciò in attesa dell'asta che si terrà il 6 settembre e che tutti noi ci auguriamo possa cambiare lo scenario odierno, permettendo finalmente di ricucire una parte importante di territorio santacrocese con un intervento di rigenerazione urbana che davvero darebbe nuova vita ad uno dei quartieri più belli del nostro paese".

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