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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Servizi, Anagrafe e Stato Civile: "Locali non adeguati, il Comune ci ascolti"

La Rsu dei dipendenti comunali rilancia le proposte per migliorare la qualità del lavoro che incide sull'efficienza del servizio ai cittadini

I circa 30 dipendenti degli uffici comunali di Anagrafe e Stato Civile delle sedi centrali e distaccate operano in ambienti non idonei, con difficoltà lavorative che modificano in peggio il servizio offerto agli utenti. E' la convinzione della Rsu comunale, che torna a chiedere all'amministrazione di essere ascoltata circa le proposte di riorganizzazione avanzate in un documento unitario inviato nel marzo scorso. Da allora alcuni segnali di miglioramento ci sono stati, ma la situazione resta complessa.

"Tutti i luoghi in cui si lavora hanno problemi - spiega la rappresentante e impiegata Paola Catapano - in particolare l'ufficio anagrafe centrale. Alla vista è molto bello, di prestigio, con gli affreschi, ma non è idoneo al servizio: le volte alte causano dispersione audio e non ci sono microfoni, le persone sono costrette ad urlare ma non si sente niente comunque, con il risultato che l'ambiente anche del back office è sempre confusionario visto che non c'è una sala d'attesa". 

La proposta in questo caso sarebbe quella di riaprire i locali dell'ufficio delle carte d'identità elettroniche e di coordinarlo con l'ufficio dedicato agli appuntamenti, separato da quello centrale. "L'ufficio carte elettroniche - prosegue Catapano - è chiuso da settimane perchè veniva giù l'intonaco. Con una manutenzione potrebbe essere riaperto per essere sala d'attesa, con poi un numerino elettronico che gestirebbe la coda, riducendo le presenze nell'ufficio anagrafe, con invece l'ufficio appuntamenti che potrebbe essere invece dedicato alle pratiche più lunghe".

carte identità elettroniche anagrafe-2

In sostanza la Rsu chiede che "i dipendenti siano parte della riorganizzazione, perché siamo noi ad operare concretamente. Invece sappiamo di cambiamenti e nuovi servizi dal sito del Comune o dai giornali, come nel caso dei certificati online: se si sapeva prima avremmo dato informazioni diverse all'utenza".

Il caso si ripete anche per sostituzioni e formazione professionale: "Capita di doversi organizzare fra noi dipendenti anche per aprire ad esempio gli uffici distaccati, perché altrimenti mancano le chiavi. Non c'è un piano di formazione, così come manca quello per la mobilità interna. Va bene la riorganizzazione, ma dovremmo essere prima preparati noi ai cambiamenti. Purtroppo il Comune decide senza coinvolgerci e ci troviamo poi da soli a gestire le problematiche".

Queste le richieste sintetizzate presentate a marzo e ricordate in una nota della Rsu:

- Ricorrere al servizio civile per integrare figure di supporto nel rapporto con l'utenza, aiutandola soprattutto nella compilazione dei documenti, snellendo di fatto le lunghe attese e superando le difficoltà legate anche alla lingua.

- Potenziare lo Stato Civile con nuovo personale qualificato per far fronte alla crescente domanda per effetto della nuova Legge sulle Unioni Civili.

- Attivare contestualmente percorsi di formazione per migliorare i servizi erogati (anagrafe e stato civile), per accrescere le competenze degli impiegati.

- Riorganizzare le sedi decentrate in modo da garantire le complesse attività che impongono specifiche conoscenze (Servizi Demografici, URP, Scuola, Casa, ecc.), a cui fa fronte l’attuale personale, troppo spesso in forte disagio lavorativo (una sola persona per tutto il servizio), che deve inoltre garantire, con mezzi propri, il collegamento con la Centrale per il perfezionamento delle pratiche.

- Rivedere il ciclo della performance completando le attuali scheda di valutazione con indicatori rispondenti alle reali mansioni svolte

- Dotare gli sportelli dell’anagrafe centrale di microfoni

- Separare il front dal back office per creare ambienti di lavoro più idonei alle funzioni svolte.

- Dotare gli uffici di strumentazione idonea quali PC aggiornati e soprattutto di fotocopiatrici in modo che i dipendenti non si debbano recare in altri uffici.

- Relativamente alle attività dei Consigli Territoriali di Partecipazione, si rende necessario che siano riconosciute le funzioni dei Responsabile Territoriale della Partecipazione, figure professionali formate specificamente per supportare i CTP e Le Politiche Giovanili, collocandoli alle dipendenze della Direzione Partecipazione.

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