rotate-mobile
Cronaca

Caso Buscemi, continua la mobilitazione sul web: dopo la petizione scatta il social bombing

Da martedì il profilo Facebook del sindaco Conti è stato preso di mira da centinaia di persone che chiedono la rimozione dell'assessore. Intanto la petizione ha già raggiunto in pochi giorni oltre 25mila firme

Continua a montare la mobilitazione sul web per chiedere le dimissioni del neo assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Andrea Buscemi. Mentre la petizione, lanciata alcuni giorni fa da una cittadina pisana, Elisabetta Vanni, sulla piattaforma Change.org, ha già raggiunto le 25mila firme in poco più di una settimana, nelle ultime ore la stessa Vanni si è fatta promotrice di un social bombing indirizzato al profilo Facebook del sindaco Conti che sta coinvolgendo centinaia di cittadine e cittadini che chiedono le dimissioni di Buscemi.

Questo il testo del messaggio pubblicato a ripetizione sulla bacheca del sindaco, presa di mira tra ieri, martedì 10, e oggi, mercoledì 11 luglio da oltre 300 persone. "Sindaco Conti, l’assessore Buscemi ha evitato una condanna penale per stalking a causa della prescrizione del reato ed è stato obbligato al risarcimento dei danni in favore della ex per le sue condotte persecutorie. La politica deve essere la prima a dare il buon esempio ai suoi cittadini e deve quindi obbligare a un passo indietro Buscemi. Le cittadine e i cittadini di Pisa non meritano questo scempio".

Andrea Buscemi ha dei trascorsi giudiziari che lo hanno visto imputato per il reato di stalking nei confronti della ex compagna: riconsciuto colpevole è stato però stato assolto in appello perché all'epoca dei fatti (era il 2009) la legge non puniva ancora questo tipo di reati ma è stato comunque condannato a risarcire i danni in sede civile.

A sostenere la protesta era stata anche la Casa della Donna Pisa che ieri si è riunita in un'assemblea pubblica, a cui hanno partecipato circa 150 persone, per discutere della nomina in Giunta dell'attore. L’assemblea si è conclusa con la volontà di proseguire la mobilitazione e con un impegno: se entro il 17 luglio, giorno di insediamento del Consiglio Comunale, il sindaco Michele Conti non ritirerà la nomina di Andrea Buscemi, la protesta arriverà in piazza e dentro il palazzo comunale. Già pronte centinaia di magliette con la vignetta donata per l’occasione dalla disegnatrice Anarkikka.  

"Quella di ieri sera - dichiara Carla Pochini presidente della Casa della donna - è stata un’assemblea molto importante in cui è emerso in modo chiaro e netto che la violenza sulle donne non può essere terreno di negoziazione, non può essere in alcun modo negata, minimizzata o giustificata, meno che mai da chi ricopre cariche pubbliche. La nomina di Andrea Buscemi ad assessore del Comune di Pisa ha aperto una ferita profonda nella città e nel cuore delle sue istituzioni. Quella nomina - prosegue Pochini - è il segno di una gravissima collusione istituzionale che le cittadine e i cittadini di Pisa non possono accettare. Il sindaco Michele Conti deve ritirare immediatamente la nomina".

A prendere posizione contro Buscemi anche l'associazione 'Nuovo Maschile. Uomini liberi dalla violenza'. "Crediamo - dichiara il presidente dell'associazione, Riccardo Guercio - che un uomo che ha commesso violenza nelle relazioni, riconosciuta anche in sede giudiziaria, ma che non si è assunto la responsabilità di quelle azioni e non ha mai messo in atto condotte riparative, non debba accedere a cariche pubbliche. Le Istituzioni, anche in ottemperanza alla Convenzione di Istanbul, sono tenute alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere".

"Come può un uomo, nella sua veste di assessore, rappresentare le istituzioni cittadine e promuovere la cultura del rispetto e della non violenza se ha esercitato ripetute azioni di stalking, di cui non ha mai riconosciuto la gravità e gli effetti? Quale messaggio darebbe una simile nomina alle donne e agli uomini di questa città? Consideriamo assolutamente inaccettabile che un'istituzione importante come quella comunale colluda con certi comportamenti e anzi adotti quelli tipici degli uomini violenti: negare, minimizzare, deresponsabilizzare la condotta violenta. Tutto ciò non favorisce certo la consapevolezza e la motivazione al cambiamento, ma cronicizza il comportamento violento. Ecco perché chiediamo al sindaco Michele Conti di ritirare subito la nomina e rispondere così all'appello che in queste ore gli stanno rivolgendo 25mila cittadine e cittadini".


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Buscemi, continua la mobilitazione sul web: dopo la petizione scatta il social bombing

PisaToday è in caricamento