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Cronaca

Scuole, slitta l'apertura per gli istituti superiori

La data stabilita dal Consiglio dei Ministri è l'11 gennaio invece del 7 come inizialmente fissato

l Consiglio dei Ministri ha rinviato l'apertura delle scuole superiori in presenza al 50% all'11 gennaio 2021. Ma questo avverrà soltanto nelle regioni che, dopo il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità previsto per venerdì 8 e l'ordinanza del Ministero della Salute, non si trovino in zona rossa. Al momento i numeri dicono che nessuna regione si trova sotto le nuove soglie decise dal decreto legge approvato ieri in CdM in cui vengono introdotti parametri più stringenti riguardo l'indice di contagio Rt. 

Scuola: apertura rinviata all'11 gennaio, ma...

Il punto di incontro dell'11 gennaio per le scuole superiori è stato trovato in Consiglio dei Ministri dopo il confronto tra il Pd che puntava al 15 e il Movimento 5 Stelle e Italia viva che chiedevano di ripartire già il 7 gennaio. La mediazione, secondo quanto viene riferito, è stata portata avanti dal presidente del Consiglio Conte. La decisione è arrivata dopo che gli enti locali avevano pubblicato o annunciato ordinanze che posticipavano il rientro rispetto alla data del 7. Oltre alla gradualità, tra le regole previste per il rientro in classe ci saranno orari scaglionati di ingresso e uscita e, a turno, il sabato. Previste ore ridotte di 45- 50 minuti per le scuole superiori. Il Cdm dà il via libera al decreto che dal 7 gennaio entrerà in vigore introducendo, tra l'altro, un Rt più rigido per la classificazione di rischio regionali.

Le nuove misure: il calendario dei divieti fino al 15 gennaio

Il Corriere della Sera scrive che ora bisognerà capire quanti si adegueranno e quanti confermeranno le loro ordinanze che tengono le scuole superiori chiuse anche fino a febbraio. Prima della decisione del governo le ordinanze di alcune regioni avevano spostato la data del rientro a scuola. Nel dettaglio:

  •  Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Marche hanno annunciato il rientro a scuola per le superiori al 50% il primo febbraio;
  • la Campania aveva spostato la data del rientro al 25 gennaio;
  • la Sicilia aveva annunciato la data del rientro tra il 7 e l'8 gennaio.

L'ok alla data del 7 gennaio era stato dato invece da Lombardia, Valle d'Aosta, provincia autonoma di Trento, provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sardegna. Erano in attesa delle decisioni del governo Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia e Calabria. In teoria le ordinanze dovrebbero valere comunque anche con il rinvio predisposto dal Governo. 

fonte Today.it

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