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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Appello al presidente ed all'assessore della Provincia di Pisa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Appello al Presidente, all'Assessore all'Ambiente della Provincia di Pisa, ai cittadini ed agli amministratori locali

I sottoscritti partiti, movimenti politici ed associazioni hanno preso atto, durante questi mesi, di una serie di provvedimenti ed atti sottoscritti dal Responsabile del Servizio Ambiente della Provincia di Pisa (Dott.sa Laura Pioli) o emessi dal medesimo ufficio.

In particolare, evidenziamo come i suddetti provvedimenti hanno caratterizzato:

Il Pirogassificatore di Castelfranco

Infatti, è doveroso ricordare che il suddetto dirigente ha rilasciato nel dicembre 2011 un'autorizzazione alla società Waste Recycling per l'impianto di incenerimento di rifiuti speciali non pericolosi denominato “Pirogassificatore”.

In particolare, la suddetta autorizzazione è stata rilasciata anche se ad essa si era opposto lo stesso Consiglio provinciale con tre distinte mozioni.

Non solo, nella primavera del 2012 la dott.sa Pioli, mediante tre determine, ha dato incarico alla Avvocatura provinciale di impugnare innanzi al Consiglio di Stato le ordinanze n. 199, 200 e 201 del 2012 con le quali il Tar Toscana aveva sospeso l'autorizzazione rilasciata tre mesi prima.

Oltretutto, dopo che il fatto è stato denunciato sui giornali, lo stesso Dirigente Generale, Dott. Giuliano Palagi, ha immediatamente (!!) annullato le suddette determine motivando tra l'altro: “...Ritenuto che tale decisione comporti risparmi per l'Ente ed eviti un'ulteriore, inutile, fase processuale, stante la già avvenuta fissazione della data delle udienze per il merito del giudizio in corso... Ritenuto parimenti rilevante e giuridicamente qualificabile l'interesse della popolazione residente ad un insediamento produttivo che rispetti la normativa vigente sotto il profilo ambientale e di tutela della salute”.

Aggiungiamo il fatto che la terza determina, la numero 200, non aveva effettivamente efficacia sospensiva e, di conseguenza, non si comprende ulteriormente il tentativo di impugnazione in appello della Provincia e la firma della determina da parte della suddetta dirigente.

Infine, ieri, 20 dicembre 2012, è stata pubblicata la sentenza n. 2023 del Tar Toscana con la quale il giudice amministrativo ha annullato l'autorizzazione rilasciata per il Pirogassificatore.

In particolare, evidenziamo come il Tar Toscana abbia annullato la suddetta autorizzazione dichiarando l'incompetenza della Provincia di Pisa a rilasciare una autorizzazione per un impianto sperimentale.

Non solo, si evidenzia come nella suddetta sentenza lo stesso collegio “A questo proposito, la Sezione deve manifestare la propria adesione all’indirizzo giurisprudenziale che ha riconosciuto il <<potere del giudice amministrativo, in ragione del particolare oggetto del giudizio impugnatorio legato all'esercizio della funzione pubblica, (di) decidere l'ordine di trattazione delle censure sulla base della loro consistenza oggettiva e del rapporto fra le stesse esistente sul piano logico-giuridico, …..in particolare … il giudice deve (pertanto)procedere all'esame dei motivi di censura nell'ordine logico segnato da quelli che evidenziano in astratto una più radicale illegittimità del provvedimento...Nella detta prospettiva, la censura che evidenzia <<in astratto una più radicale illegittimità del provvedimento>> è indubbiamente costituita dalla censura di incompetenza dell’Amministrazione provinciale di Pisa, in ragione del carattere sperimentale dell’intervento e della previsione dell’art. 18, 1° comma della l.r. 18 maggio 1998, n. 25.”

Come emerge dalla suddetta sentenza il giudice amministrativo non rimproverà solo al Servizio Ambiente della Provincia di non essersi accorto che un impianto era sperimentale, di non essersi accorto che la Provincia non era competente al rilascio dell'autorizzazione ma anche dell'esistenza di altri vizi del procedimento che il giudice si riserva di non dire bastando un vizio “tra i tanti”.

Infine, evidenziamo che a causa della suddetta autorizzazione ben 5 comuni, un partito, un comitato e 75 cittadini sono stati costretti ad impugnare al Tar Toscana la determina di autorizzazione firmata dalla Dott.sa Pioli con grande dispendio di denaro, risorse ed energie sia pubbliche che private.

Il fotovoltaico a San Miniato
Lo stesso Servizio Ambiente, di cui la Pioli era ed è responsabile, ha rilasciato decine di autorizzazioni per impianti fotovoltaici nel Comune di San Miniato nel 2010 che sono stati annullati nel 2011. I suddetti annullamenti sono avvenuti anche sulla base di incogruità chiaramente già preesistenti al momento del rilascio delle suddette autorizzazioni

Più in generale sulla politica ambientale della Provincia di Pisa

Ci siamo interrogati sul principio della riduzione della produzione di rifiuti, della raccolta differenziata, del riuso e del riciclaggio.

Ci siamo chiesti se via sia in ambito provinciale una adeguata impiantistica che risponda a principi di recupero dei materiali, di autosufficienza dei territori riguardo ai rifiuti industriali, del commercio internazionale import-export, che di questo tipo di rifiuti si fà in modo anche non sempre cristallino.

Ci siamo interrogati su quanto sia importante garantire una presenza più forte degli strumenti di monitoraggio dell'ARPAT, su quanto sia necessario che gli esiti dei controlli siano di pubblico accesso per capire chi sbaglia e se lo fa in modo ripetuto.

Osteggiamo nel modo più assoluto la frammentazione di certi tipi di impianti sul territorio, quello stesso territorio già con carichi inquinanti altamente rilevanti.

Per questo riteniamo rivolgere al Presidente della provincia di Pisa, all'Assessore all'Ambiente e, non da ultima, al dirigente Pioli una nota di biasimo per l'incapacità, a nostro avviso di gestire il tema ambiente e salute in modo quasi autoritario, anche quando, il confronto istituito con i cittadini e gli altri soggetti interessati (Processi Partecipativi) ha prodotto giudizi unanimi di contrarietà agli impianti discussi.

Ricordiamo, oltretutto, che la suddetta dirigente riceve, da quanto ci risulta, più di 80.000 euro di retribuzione (!!) per emanare i suddetti provedimenti che sono certamente discutibili.

Tutto ciò premesso, visto che a fine mese scade l'incarico della dirigente dott.sa Pioli quello che ci aspettiamo è almeno la non riconferma del suddetto dirigente con la sua assegnazione ad un altro incarico ed una pronta attivazione di provvedimenti che sappiano salvaguardare sia la salute che il lavoro e che siano comunque un segnale di proficua e veloce attivazione.

Partito della Rifondazione Comunista di San Miniato

Partito della Rifondazione Comunista di Santa Maria a Monte

Partito della Rifondazione Comunista di Castelfranco di Sotto

Partito della Rifondazione Comunista di Montopoli Valdarno

Partito Socialista Italiano di Montopoli Valdarno

Movimento 5 stelle di Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull'Arno

Associazione Progetto Città di Castelfranco di Sotto

Sezione Valdarno Inferiore Unione Inquilini Pisa

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