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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ex Colorificio, oltre 5000 firme per l'appello di intellettuali: "Noi pratichiamo la Costituzione e il sindaco?"

In vista della sentenza del Tribunale di Pisa, in programma venerdì e in cui si deciderà sulla richiesta di sequestro avanzata dalla J Colors, proprietaria della struttura, il Municipio dei Beni Comuni si mobilita e chiede l'intervento di Filippeschi

Sono oltre 5000 i cittadini e le cittadine che hanno sottoscritto l'appello 'Io pratico la costituzione, l'ex-Colorificio Liberato è proprietà collettiva', lanciato da giuristi come Maddalena, Mattei, Nivarra, Marella, esponenti del mondo della cultura come Salvatore Settis, dello spettacolo come Dario Vergassola, rappresentanti della politica nazionale e dei movimenti sociali.

Un appello che invita il sindaco di Pisa a rispettare la Costituzione Italiana. In particolare il sindaco Filippescchi è invocato dal Municipio dei Beni Comuni a intraprendere tutte le iniziative “per l’acquisizione anche formalmente dell'area dell'ex Colorificio al patrimonio comunale confermando la destinazione d’uso a fini produttivi e servizi e demandando la gestione di detta area agli stessi cittadini che volontariamente già svolgono detta attività nell'interesse esclusivo della comunità cittadina”.

"A poche ore dall'udienza che si svolgerà venerdì 20 settembre presso il Tribunale di Pisa, durante la quale si deciderà sulla richiesta di sequestro avanzata dalla J Colors - si legge in una nota del Municipio dei Beni Comuni - vi è un fatto nuovo e importante che la politica e le istituzioni non possono ignorare, e a cui devono dare una risposta. C'è a Pisa la possibilità di dare reale attuazione ai principi della nostra carta costituzionale, non cedendo ai ricatti e alla prepotenza di chi nel nostro territorio ha licenziato decine di lavoratori, delocalizzato un marchio e creato solo devastazione, presentando ora un progetto di natura speculativa dell'area. In gioco c'è l'idea per cui il territorio comunale, appartiene nello stesso tempo ai singoli cittadini ed alla Comunità dei cittadini considerati nel loro complesso e non ai diktat dell'interesse e del profitto privato".

"La straordinaria adesione a questo appello con migliaia di firme - proseguono gli attivisti - ribadisce ancora una volta che a Pisa e in Italia c'è un ampio pezzo della società che crede nella democrazia e nella difesa dei beni comuni, mondi diversi che per tre giorni si incontreranno a Pisa a Common Properties per discutere e provare a definire campagne condivise".

"Chiediamo al sindaco e alla giunta - aggiungono - di dare subito una risposta alle migliaia di cittadine e cittadini che hanno sottoscritto l'appello, e di non chiudersi nel silenzio il quale significherebbe, vista l'udienza di venerdì, un chiaro appoggio alla proprietà. Noi pratichiamo la Costituzione - concludono - e il sindaco Filippeschi?".

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