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Cronaca

Sfratti, si torna a chiedere lo stop: "Per evitare la rabbia sociale"

E' la capogruppo di Sel Ghezzani a rinnovare l'invito ad una sospensione, proponendo la messa a disposizione delle case sfitte per far fronte all'emergenza abitativa. "Il diritto all'abitare è condizione imprescindibile di dignità per ogni cittadino" dice

Una nuova richiesta di sospensione dell'assistenza della forza pubblica per l'esecuzione degli sfratti. E' la capogruppo di Sel in Consiglio Comunale Simonetta Ghezzani a tornare sull'argomento e rinnovare l'invito alle autorità competenti in materia.

"Nella nostra attività politica quotidiana ci siamo confrontati con l'urgenza di 30 famiglie per le quali il 5 dicembre scadeva la sospensione prefettizia per lo sfratto con la forza pubblica. Altre 250 le esecuzioni pendenti in dicembre. La sospensione degli sfratti - afferma Ghezzani - è fondamentale per trovare soluzioni contro l'emergenza abitativa: soluzioni, ad esempio, come la messa a disposizione delle case sfitte che non devono essere immediatamente demolite. Proprio su questo, peraltro, abbiamo presentato in Consiglio Comunale una mozione, sottoscritta anche da Una Città in Comune-PRC, approvata dall'aula del Consiglio il 19 novembre".

"Abbiamo segnalato con forza - prosegue Ghezzani - che il diritto all'abitare è seriamente messo in mora dalla Legge di Stabilità 2016: il fondo di sostegno per l'affitto è scoperto a partire dal 2016; la cedolare secca al 10% per i contratti concordati (fondamentale in casi come i contratti per studenti universitari) varrà solo sino al 2017; assenti i finanziamenti per il fondo nazionale per morosità incolpevole; assenti gli investimenti per il recupero e riuso del ricco patrimonio di edilizia pubblica; assenti le politiche concrete di contrasto all'evasione fiscale e al mercato 'nero' degli alloggi. Ecco perché riteniamo che gli Enti Locali debbano poter rispondere a tali esigenze concrete: il diritto all'abitare è condizione imprescindibile di dignità per ogni cittadino".
 

"Vogliamo rammentare  - sottolinea - che la negazione di tali basilari diritti di dignità porta spesso, nella nostra città, a contesti di rabbia sociale che esigono la rottura di una cappa d'indifferenza e silenzio. L'unica risposta possibile alle tensioni sociali è una risposta politica che abbracci i bisogni di tutti coloro che vivono il dramma dello sfratto e hanno bisogno di vivere con dignità".

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