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Cronaca

In aumento i casi di morbillo in Toscana, l'appello: "Vaccinatevi"

E' l'assessore regionale Saccardi a chiedere ai cittadini toscani di sottoporre alla vaccinazione in particolare i bambini per ridurre la diffusione della malattia

"Al calo preoccupante delle vaccinazioni al quale stiamo assistendo corrisponde un aumento vertiginoso dei casi di morbillo, tra i bambini ma anche tra gli adulti, in Toscana come in molte altre regioni. E quindi faccio un appello alla vaccinazione. Un appello che rivolgo prima di tutto ai genitori di bambini in età di vaccinazione: quella contro il morbillo non è tra le vaccinazioni obbligatorie, ma tra quelle cosiddette raccomandate. Però la malattia può avere conseguenze anche pesanti; mentre le reazioni indesiderate sono molto lievi. Un analogo appello lo rivolgo agli operatori sanitari: sono molti i medici e gli infermieri che quest'anno hanno contratto il morbillo, in molti casi da pazienti ricoverati. E' quindi opportuno che chi sta a contatto con i pazienti si vaccini contro il morbillo, per la propria salute, quella dei propri familiari e quella dei pazienti".

Dopo l'escalation dei casi di morbillo, e il concomitante calo delle vaccinazioni, fenomeni che si stanno entrambi riscontrando in Toscana come
nel resto d'Italia, l'assessore al Diritto alla Salute Stefania Saccardi rivolge un appello alla vaccinazione, in particolare ai genitori e agli operatori sanitari. "Voglio ricordare ancora una volta - aggiunge - che la vaccinazione è un atto che riguarda non solo chi la fa, ma l'intera comunità: chi si vaccina protegge non solo se stesso, ma anche chi, per motivi di salute, non può vaccinarsi ed è quindi più esposto. E' quello che gli esperti chiamano 'effetto gregge': per garantirlo, la copertura vaccinale deve essere del 95%, mentre anche in Toscana è scesa molto al di sotto di questo livello".

Nella nostra regione, dove pure il livello di copertura è più alto rispetto alla media nazionale, nessuna vaccinazione raggiunge il livello del 95% che
garantisce l'immunità di gregge. In particolare per quanto riguarda la vaccinazione antimorbillo (che viene fatta assieme a parotite e rosolia), siamo scesi dal 91,25% del 2006 all'88,67% del 2015. E nel 2016 (ma i dati non sono ancora definitivi) si è perso qualche altro punto percentuale.

IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO DEL MORBILLO. I dati dell'Istituto Superiore di Sanità dicono che dal 1° gennaio al 30 aprile del 2017 i casi di morbillo segnalati in Italia sono stati 1.920: di questi, l'88% non erano vaccinati, e l'8% avevano ricevuto una sola dose di vaccino; 176 i casi segnalati tra operatori sanitari.

In Toscana, questo il quadro epidemiologico fornito dal Sistema di sorveglianza integrata della Regione: dal 1° gennaio al 30 aprile 2017 i casi di morbillo sono stati 249. Erano stati 26 nell'intero 2016, 20 nel 2015, 65 nel 2014, 102 nel 2013. Dei 249 casi di quest'anno, solo 47 erano vaccinati, mentre l'81,1% non aveva copertura vaccinale. Di questi 249, 39 erano operatori sanitari. Sempre per quanto riguarda i 249 casi del 2017, il 14,90% sono arrivati al pronto soccorso, il 41,80% sono stati ricoverati. Sui 249 casi, 121 (il 48,6%) hanno riportato almeno una complicanza, tra cui diarrea, stomatite, epatite, insufficienza respiratoria, polmonite, otite.

LA VACCINAZIONE ANTI-MORBILLO. Secondo quanto indica il calendario regionale delle vaccinazioni, la vaccinazione contro il morbillo consta di 2 dosi, per via sottocutanea, di cui la prima al 14/15esimo mese, in preparazioni combinate con i vaccini contro la parotite e la rosolia - MPR - o contro parotite, rosolia e varicella - MPRV -; la seconda dose è prevista a 5 - 6 anni.
Nelle età successive, la vaccinazione è offerta a tutti i suscettibili. Nei contatti dei casi e in occasione di focolai epidemici, la vaccinazione viene offerta attivamente a tutti coloro che sono suscettibili di contagio, possibilmente entro 72 ore dall'esposizione.
 

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