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Cronaca

Variante stadio: dopo l'ok del Consiglio arrivano le critiche di opposizione e associazioni

A schierarsi contro le previsioni contenute nel documento Diritti in Comune, l'associazione 'La Città ecologica' e il comitato 'Sì alla libertà di culto'

Continua a far discutere l'approvazione della 'variante stadio', avvenuta la scorsa settimana in Consiglio Comunale a Pisa. Se da un lato l'amministrazione comunale ha parlato di una "votazione storica che permetterà di riqualificare tutta la zona nord della città", dall'altro non mancano le critiche di forze di opposizione e associazioni. 

Ad esprimere "rammarico" per l'approvazione del documento è l'associazione 'La Città ecologica' "da sempre contrario alla previsione urbanistica di uno stadio in un’area che già da anni sopporta l’assedio domenicale delle auto. Oltre tutto siamo a ridosso del sito UNESCO e quell’area dovrebbe essere utilizzata per estendere l’offerta turistica attraverso un grande parco a verde pubblico e sportivo, con al suo interno un parco archeologico stante l’esistenza di importanti reperti nel sottosuolo. È sbagliato voler concentrare in un quadrante ristretto di città una delle più grandi attrazioni turistiche mondiali e lo stadio". L'associazione ambientalista individua uno dei limiti maggiori del progetto stadio "nella logica della speculazione economica ed immobiliare, proprio il motivo che spinge la proprietà a fare la proposta di realizzare lì e solo lì il nuovo impianto".
"Il nostro impegno - prosegue La Città ecologica - per contrastare questa scelta sbagliata per la città non si ferma con l’atto approvato dal consiglio. Sono infatti numerosi i profili di illegittimità presenti negli atti: sia nel modo di fornire le 'risposte' alle osservazioni presentate, sia nell’inserire solo in fase di approvazione definitiva nuove aree e previsioni non presenti nella fase di adozione".

Sulla vicenda interviene anche il comitato 'Sì alla libertà di culto': "Privare la Comunità Islamica del terreno di sua proprietà è un atto ingiusto prima ancora che incostituzionale - scrive il comitato - che lede i diritti di una intera comunità di cittadini pisani e induce un sentimento di sfiducia e frustrazione nella comunità musulmana. L'aspetto più squallido di tutta questa vicenda è certamente  il comportamento del sindaco Conti, il quale ha mantenuto una linea di chiusura totale: non ha mai risposto alla comunità musulmana che chiedeva di aprire un dialogo per concordare una soluzione alternativa, e si è finanche ripetutamente sottratto al confronto con i cittadini". 

A ribadire la sua contrarietà anche Diritti in Comune: "Da sempre siamo favorevoli alla riqualificazione dell'Arena Garibaldi a Porta a Lucca - scrive in una nota la forza politica - e proprio per questo abbiamo convintamente votato contro la variante appena approvata, che non risponde in alcun modo agli obiettivi di pubblica utilità e crea, anzi, ulteriori criticità e rischi per il futuro del progetto stesso dello stadio e del quartiere". Secondo Diritti in Comune "le enormi forzature imposte dalla destra sono servite a scopi anche molto diversi da quelli a cui si doveva mirare. Infatti, l'amministrazione ha usato questo strumento per cancellare la previsione della moschea a Porta a Lucca", dando inoltre "il via libera a operazioni immobiliari altrimenti ad oggi non realizzabili. Infine - conclude Diritti in Comune - si prevede di realizzare numerosi nuovi parcheggi, cementificando così diverse aree verdi del quartiere, con pesanti ricadute sul quartiere stesso, la città, il territorio e l’ambiente".

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