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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Giugno Pisano, una parte dell'Archivio Zampieri entra nel patrimonio comunale

Il Comune di Pisa ha acquistato oltre 6000 pagine dell'archivio riguardanti il Gioco del Ponte. Un tesoro del valore di 15mila euro dal quale l'Amministrazione intende partire per l'esaltazione di tradizione e cultura pisane

Un tesoro dal valore culturale inestimabile, che finalmente entra a far parte delle proprietà del Comune di Pisa: il nucleo centrale dell'Archivio Zampieri entra a far parte del patrimonio di Palazzo Gambacorti. Oltre 500 documenti, circa 6mila pagine originali, risalenti fino al 1600, raccontano la storia e l'evoluzione del Gioco del Ponte in città. "Un risultato eccezionale per l'Amministrazione - commenta l'assessore alle Tradizioni storiche Filippo Bedini - la valorizzazione della tradizione e dell'identità culturale della città era uno degli obiettivi all'inizio del nostro mandato. Con tenacia e tanta dedizione lo stiamo portando avanti".

Con questa acquisizione il Comune di Pisa muove un deciso passo verso la valorizzazione del Gioco del Ponte e dell'intero Giugno Pisano, come conferma Bedini: "Abbiamo a disposizione un capitale culturale che non deve essere disperso. Alberto Zampieri da anni era intenzionato a vendere il suo archivio, e il Comune con un grande sforzo si è aggiudicato questo tesoro: avremmo corso il rischio di vederlo frammentato e ceduto a privati. Adesso invece è a disposizione di tutti i pisani". Il materiale acquisito da Palazzo Gambacorti ha un valore stimato di 15mila euro. "La Provincia di Pisa è in possesso di un altro fondo dell'Archivio Zampieri - aggiunge Filippo Bedini - abbiamo avviato i contatti per entrare in possesso anche di questi documenti".

"Una valutazione espressa sulla base della varietà dei documenti e sulla loro originalità - sottolinea Massimo Fino, consulente esterno che ha collaborato con l'Amministrazione - ritengo che questo archivio abbia invece un valore culturale inestimabile. Il Comune di Pisa potrà utilizzarlo per dare ulteriore risonanza a tutte le sue iniziative storiche". E proprio questo è l'intento di Filippo Bedini e dell'Ufficio delle Tradizioni storiche: costruire patrimonio digitale e museale capace di raccontare la storia delle tradizioni pisane, tramandarla e diffonderla ai turisti.

Il dirigente Giuseppe Bacciardi spiega meglio questo punto: "La catalogazione dell'Archivio Zampieri è stata affidata all'archivista Manuel Rossi. Poi procederemo alla digitalizzazione completa di tutto il materiale, così da renderlo fruibile su internet anche alla cittadinanza, ai curiosi, ai professionisti e agli appassionati. Decideremo in seguito se realizzare una piattaforma web specifica, oppure far confluire tutto sul sito del Comune". Poi l'obiettivo più ambizioso: "L'Amministrazione ha richiesto un finanziamento al Mibact per la realizzazione di una collana di volumi di approfondimento storico-letterario su tutti i documenti riguardanti il Giugno Pisano di cui è in possesso".

Entro il 2021, anche nel caso in cui il Ministero dovesse decidere di destinare i fondi ad altri progetti, il Comune di Pisa intende realizzare una prima edizione critica delle regole e della cronologia del Gioco del Ponte storico, andato in scena fino al 1807. "All'interno dell'Archivio Zampieri ci sono molte pagine dedicate a questo aspetto - commenta l'archivista Manuel Rossi - sono soltanto uno dei temi raccolti nella documentazione. E' interessante notare come, da sempre, il Gioco rappresenti un patrimonio della comunità cittadina".

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