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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Riciclavano soldi per i Casalesi, 11 arresti: l'indagine parte da Pisa

A far scattare le indagini alcuni episodi di bancarotta fraudolenta commessi nel territorio di Pisa da alcuni soggetti casertani. Sequestrati anche 10 milioni di beni immobili e mobili in Campania, Emilia Romagna e Lazio

E' partita da Pisa l'indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, che ha portato all'arresto di undici persone riconducibili al clan dei Casalesi, fazione Schiavone. Gli indagati sono accusati di riciclaggio di denaro sporco e intestazione fittizia di beni proprio per agevolare il clan. Sono anche stati sequestrati beni immobili e mobili registrati in Campania, in Emilia Romagna e nel Lazio per circa 10 milioni di euro.

Le indagini, durate circa due anni, si sono sviluppate a seguito di alcuni fatti di bancarotta fraudolenta commessi nel territorio di Pisa da alcuni soggetti casertani. Sono emerse connessioni tra la società fallita e alcuni soggetti della criminalità organizzata casertana, tra cui soprattutto la famiglia Di Puorto di San Cipriano d'Aversa.

Le indagini del Gico di Firenze hanno portato all'esame di 60 conti correnti bancari e alla ricostruzione di consistenti flussi finanziari, risalendo così agli investimenti economici realizzati dalla famiglia Di Puorto, legata alla cosca Schiavone dei casalesi, in Campania, Toscana ed Emilia Romagna direttamente o attraverso 'teste di legno', in modo da riciclare denaro del clan. In Toscana ed Emilia, grazie a prestanome incensurati di origine casertana, gli investimenti erano prevalentemente nel settore immobiliare ed edile. (TM News)



 

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