Canapisa: cinque persone arrestate e diversi segnalati

Cinque persone arrestate, diversi segnalati e tre giovani finiti al pronto soccorso non in gravi condizioni. E' il bilancio del Canapisa 2016, la manifestazione antiproibizionista che viene fatta ogni anno in città. A finire in manette sono stati un giovane di Verona, trovato in possesso di 90 grammi di hashish (poi rimesso in libertà perchè incensurato), e un 36enne milanese, scoperto a bucarsi sulla soglia di un bar del centro, che ha poi reagito con violenza ai Carabinieri: l'uomo è finito in carcere.

Altre tre persone sono poi state arrestate nella notte, sempre dai Carabinieri: una per per possesso di stupefacenti e altre due per tentato furto ai danni di un auto. In particolare a finire in manette un trent'enne di Calci, sorpreso con una nuova droga chiamata borbuka, derivata dalla lavorazione dell'hashish. Quattro persone sono state denunciate perché sorprese alla guida sotto effetto di stupefacenti.

Sono anche state segnalate 7 persone come assuntori ed effettuati dei sequestri di droga. I tre giovani ricoverati per intossicazioni di alcol e stupefacenti sono stati subito dimessi. Personale della questura amministrativa ha anche sanzionato tre esercizi commerciali per la violazione dell'ordinanza prefettizia di divieto di vendita di bevande alcoliche sul percorso della manifestazione, durante il passaggio del corteo. Sei giovani sono infine stati multati in via Canivari perchè colti nell'atto di orinare: la sanzione prevista in questo caso è di 100 euro.

Durante il corteo non si sono verificati episodi di danneggiamento nè violenza a cose o persone. Non vi è inoltre stata la presenza di venditori ambulanti abusivi di alcolici. Alle 24 la musica, in via Canivari, dove è terminata la manifestazione, è cessata, e dalle 3 sono rimasti solo gli organizzatori. La zona è stata interamente ripulita.

"I residenti e i cittadini di via Canivari - fanno sapere dalla Questura - si sono complimentati con l'operato delle Forze di Polizia schierate davanti alle loro abitazioni per impedire nefandezze alle loro mura e ai giardini".

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