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Cronaca

Scandalo latte in polvere: "Dottore più ci soddisfa, più noi la soddisfiamo"

Numerose le intercettazioni telefoniche nell'inchiesta che ha portato all'arresto di 18 persone tra cui 12 pediatri. Dalle conversazioni emerge un quadro sconcertante: prescrizioni di latte in polvere in cambio di viaggi e regali

"Lei dottore più ci soddisfa, noi più la soddisfiamo". E' un passaggio di un'intercettazione telefonica in cui il responsabile nazionale dei coordinatori scientifici della Dmf, Vincenzo Ruotolo, racconta a un suo informatore scientifico, Dario Boldrini, la conversazione avuta con un medico. Il passaggio è riportato nell'ordinanza del gip sui pediatri che avrebbero ricevuto viaggi e regali costosi in cambio della prescrizione alle neomamme di latte in polvere. L'inchiesta ha portato all'arresto di 18 persone, tra cui 12 pediatri.

"Se lei mi sta agli accordi che noi adesso abbiamo stipulato - continua il racconto della conversazione - se viene fuori un lavoro di quelli...egregio, che ci consente di andare oltre, semmai l'anno prossimo andiamo a fare le cose in grande". Ruotolo poi racconta di aver detto all'interlocutore: "Caro professore, noi cerchiamo collaborazione, noi donazioni non ne facciamo. Quindi, se lei vuole l'aiuto sul suo congresso, lei deve darci l'aiuto, deve essere concreto, l'aiuto a chiacchiere, caro professore, non ne abbiamo bisogno".

"Dagli una sollecitata di sentire, datevi una mossa perchè, novembre e dicembre, qua dobbiamo mettere in pista, almeno dobbiamo raggiungere gli obiettivi" si legge in un altro passaggio della conversazione. Poi Boldrini "introduce il discorso relativo" a due pediatri indagati, "dai quali è costretto a passare per non fare brutta figura", alludendo al fatto che sicuramente anche loro avranno delle richieste di regali. Ruotolo "a tal proposito mostra di non apprezzare il comportamento di questi dottori che, nonostante ricevessero dei vantaggi, non si fanno sentire ed aspettano che sia il rappresentante a cercarli" e ribadisce "ancora una volta il concetto secondo il quale non devono dimenticare che anche loro devono contribuire con le loro prescrizioni".

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SINDACO DI PISA. "Si provano sconforto e sdegno. Sono comportamenti inammissibili che feriscono profondamente la nostra comunità". Così il sindaco di Pisa e presidente della Provincia Marco Filippeschi sullo scandalo del latte in polvere suggerito ai pazienti al posto di quello materno che ha visto coinvolti anche alcuni medici della provincia. "Ho fiducia negli inquirenti e nell'azione della Magistratura - ha proseguito il primo cittadino - chiedo anch'io un'iniziativa incisiva delle autorità sanitarie: si devono colpire i responsabili e va fatto valere ogni sistema preventivo, anche per tutelare a dovere tutto un sistema e gli operatori che lavorano con correttezza e impegno".
 

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