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Cronaca Pontedera

Pontedera, due persone in manette: il sindaco ringrazia i Carabinieri

Un 18enne sorpreso a rubare in un supermercato e un 21enne fermato con hashish in tasca nei pressi della stazione ferroviaria

Due persone arrestate dai Carabinieri nel centro di Pontedera. Il primo a finire in manette un senegalese di 18 anni, in Italia senza fissa dimora, sorpreso a rubare all'interno di un supermercato. Accompagnato in caserma e identificato, è emerso sul suo conto un ordine di cattura, emesso dal Tribunale di Milano, per reati riguardanti gli stupefacenti, commessi nel capoluogo lombardo.

Poco dopo ad essere arrestato è stato un marocchino di 21 anni, fermato nei pressi della stazione ferroviaria. Con sè aveva 24 grammi di hashish ed è così finito in manette per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

A congratularsi con i militari dell'Arma è il sindaco di Pontedera Simone Millozzi. "Le Istituzioni continuano a prestare particolare attenzione alla situazione della vivibilità e della sicurezza della zona della stazione ferroviaria, ottenendo buoni risultati - afferma il primo cittadino - voglio infatti esprimere a nome di questa amministrazione comunale un pubblico ringraziamento ai Carabinieri di Pontedera che hanno arrestato un presunto spacciatore nei pressi della stazione. Si tratta di un segnale di presenza e di controllo della zona. Nei giorni scorsi in occasione delle visite in Comune del nuovo comandante provinciale Nicola Bellafante e del comandante della Compagnia di Pontedera Michele Cataneo, era stato ribadito da parte mia e dei vertici dei Carabinieri, il massimo impegno congiunto al contrasto di ogni forma di illegalità. All'impegno formale sono seguiti i fatti. Sono infatti in atto costantemente controlli anche in altre zone della città contribuendo a dare sicurezza alla cittadinanza in un momento storico così delicato".

"Mi auguro, come ho già detto in altre occasioni, che una volta concluso l'iter giudiziario e accertata l'eventuale responsabilità dello spacciatore, lo Stato dia un segnale chiaro con la certezza della pena - conclude Millozzi - non ci può essere un messaggio di impunità verso questi reati. Occorre che chi delinque abbia chiaro che non può continuare a farlo impunemente".

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