Sorpresi su un'auto rubata con arnesi per scassinare le abitazioni: due pluripregiudicati in carcere
I due uomini, pisani, avevano già l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati simili
Nella tarda serata di domenica 29 gennaio, alla Sala operativa della Questura è arrivata la segnalazione della presenza, in zona Ospedaletto, di un’auto modello Ford Focus grigia con due persone sospette a bordo. Sul posto sono giunte tutte le pattuglie disponibili sul territorio e poco dopo una volante ha intercettato il veicolo al termine di un breve inseguimento. Al bordo del mezzo i poliziotti hanno sorpreso due pluripregiudicati pisani, conosciutissimi negli archivi di polizia: un 42enne e un 30enne, entrambi attualmente sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati commessi di recente.
Visto lo spessore criminale, entrambi sono stati sottoposti a perquisizione sul posto, che ha consentito di rinvenire sotto il sedile lato guida un piede di porco di circa 40 centimetri e sotto il sedile del passeggero un cacciavite a taglio, oggetti solitamente utilizzati per forzare infissi e serrature e pertanto sottoposti a sequestro. L’automobile inoltre è risultata provento di furto, pertanto è stata restituita unitamente ad altri utensili (diversi dal piede di porco e dal cacciavite) rinvenuti all’interno dell’auto e risultati di proprietà dell'intestatario del veicolo. I due malviventi sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione in concorso e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Il Pubblico Ministero di turno ne ha disposto il trattenimento presso le celle di sicurezza della Questura e il giudizio per direttissima nella mattinata di lunedì 30 gennaio. Stamani i poliziotti li hanno scortati in Tribunale, dove il giudice ha convalidato l'arresto e, a seguito della richiesta dei termini a difesa, ha rinviato il dibattimento e sottoposto entrambi alla misura cautelare della custodia in carcere. Pertanto, dopo la notifica delle determinazioni dell'Autorità giudiziaria, sono stati accompagnati al Don Bosco.