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Cronaca Pontedera

Pontedera, gestivano un giro di droga da decine di migliaia di euro: arrestati

Custodia cautelare in carcere per un 26enne ed un 32enne, identificati grazie ad un cellulare trovato dopo un blitz nei luoghi di spaccio

Un'indagine lampo, frutto dell'impegno dei Carabinieri nel controllo del territorio, ha portato all'arresto a Pontedera di due cugini albanesi, rispettivamente di anni 33 e 26, ritenuti i gestori di un giro di droga attivo dal 2015 al 2017 per diverse decine di migliaia di euro. I due, senza fissa dimora, sono volti noti in provincia: numerosi i loro precedenti penali, oltre ad essere stati già riconosciuti come protagonisti di diverse risse con rivali magrebini per la conquista della centralissima piazza di spaccio di viale Italia.

L'accertamento sul loro ruolo, già ipotizzato in quanto gravitanti nel mondo dello spaccio di cocaina in grandi quantità, è partito nel mese di agosto. E' stato allora che, partendo dalla segnalazione di un cittadino su un possibile luogo di occultamento della droga, i Carabinieri hanno sequestrato numerose dosi di cocaina ed un cellulare. E' stato proprio il telefono a rivelarsi un vero e proprio call center in uso ai due malviventi, che ha dato accesso agli inquirenti a conversazioni e numeri di telefono di numerosi consumatori.

I militari hanno quindi sentito chi si riforniva dai due malviventi, ricostrendo il loro volume di affari. Varia la clientela, espressione di diverse classi sociali. La precisione dell'indagine, coordinata dalla Procura di Pisa con il Procuratore Capo Alessandro Crini ed il Sostituto Aldo Mantovani, ha permesso di effettuare la richiesta, validata dal Gip Giuseppe Laghezza, della custodia cautelare in carcere. I due attualmente si trovano nella casa circondariale di Pisa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi ha voluto esprimere il suo "plauso e ringraziamento per aver stroncato un traffico di droga che coinvolgeva due spacciatori pregiudicati senza fissa dimora e che era alimentato da una clientela eterogenea e numerosa.
L'operazione è stata possibile anche grazie alla preziosa segnalazione di un cittadino che non si è voltato dall'altra parte a dimostrazione che nella nostra comunità non c'è spazio per l'omertà e l'indifferenza e che un controllo sociale attento da parte dei cittadini è di eccezionale supporto per il contrasto alla criminalità condotto con professonalità e dedizione da parte delle forze dell'ordine. Gli autori dei reati sono stati assicurati alla giustizia, ma perchè l'immane sforzo svolto nei territori non venga vanificato è fondamentale, lo ripeto ogni volta, che il legislatore nazionale lavori nella direzione di una maggior certezza della pena per impedire il ripetersi dei fenomeni da parte degli stessi autori. Come detto durante il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica riunitosi ieri a Pontedera occorre che tutti gli attori, ciascuno per le proprie competenze e secondo le prerogative stabilite dalla legge, operino in sinergia e con determinazione per il contrasto all'illegalità: in città non deve esserci spazio per chi, commettendo reati, mina la pacifica convivenza e la coesione sociale."

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