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Cronaca

Acquisto clinica Ruesch: anche Luca Pomponi finisce in manette

Tra gli indagati figura anche il nome di Luca Pomponi che succedette alla presidenza del Pisa Calcio proprio a Leonardo Covarelli. Le ordinanze agli arresti domiciliari sono state eseguite dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf

C'è anche un altro ex presidente del Pisa coinvolto nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli legata all'acquisto di quote, per 250mila euro, della clinica napoletana Ruesch. Oltre a Leonardo Covarelli infatti anche Luca Pomponi, che succedette alla guida della società nerazzurra proprio a Covarelli, è stato arrestato e si trova agli arresti domiciliari.

I fatti si riferiscono a un arco di tempo che va dal 2007 al 2010. Tutto ha inizio con la bancarotta della societa' San Pio S.a.s., che operava nel settore alberghiero e immobiliare. Ingenti somme sottratte al fallimento furono nascoste, secondo le indagini della Finanza, su un conto presso una banca di Villach, in Austria. Poi parte del denaro fu utilizzato per l'acquisto di quote della clinica napoletana Ruesch. Un'operazione che non andò in porto in quanto non furono versate le quote successive.

Sei le ordinanze agli arresti domiciliari eseguite dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Gdf: il commercialista Umberto Previti Flesca, nipote dell'ex ministro Cesare Previsti; Antonio Aceti, docente universitario della Università La Sapienza; l'imprenditore Dino De Megni, padre di Augusto, rapito quando era bambino nel 1990 e diventato personaggio televisivo dopo il successo al Grande Fratello; Leonardo Covarelli, ex presidente del Pisa e del Perugia; Cristina Lo Sole e Luca Pomponi.



 

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