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Cronaca Pontedera

In Italia con documento falso per sfuggire ad una condanna: arrestato

L'uomo, di 35 anni, doveva scontare una pena a 6 anni per frode informatica. In Italia si era rifatto una vita, è stato scoperto a Pontedera a seguito di una lite con la compagna

La Polizia ha arrestato ieri pomeriggio, 31 agosto, in zona Romito a Pontedera, un uomo di origini romene di 35 anni gravato da mandato di cattura internazionale, emesso dall'Autorità Giudiziaria romena. Secondo il giudice del proprio paese d'origine doveva scontare 6 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica: per la sentenza l'uomo faceva parte di una banda che contraffaceva carte di credito.

Il latitante aveva da tempo fatto perdere le proprie tracce, rifacendosi una vita in Italia. E' riuscito ad evitare i controlli delle forze dell'ordine mantenendo un basso profilo, il suo piano però si è interrotto lo scorso 19 agosto. In quella data infatti è giunta alla Polizia la segnalazione di una lite in famiglia, con quindi gli agenti che si sono recati sul posto per le dovute verifiche. Al controllo hanno trovato una donna romena di circa 30 anni, con una bimba di 4. La donna ha riferito di aver avuto una discussione animata con il 35enne, suo compagno e padre della bimba, al culmine della quale era stata aggredita fisicamente. All'arrivo della Polizia l'uomo è fuggito, mentre la donna che non presentava lesioni fisiche evidenti. Lei ha rifiutato il trasporto in ospedale ed è statao invitata come da prassi a presentarsi in Commissariato per la denuncia.

Prima di andar via la pattuglia aveva preso gli estremi dei documenti di entrambi, regolarmente residenti da diverso tempo presso quell'indirizzo. E' stato dalle verifiche sui codici di identificazione della carta di identità romena dell'uomo che gli agenti hanno ricostruito la storia del 35enne: il documento infatti è risultato essere un falso e da lì il passo per sapere la verità sull'identità del ricercato è stata breve. A quel punto è inziata la fase delle indagini e degli appostamenti per rintracciare e bloccare il latitante, anche tramite il controllo di utenze cellulari e l'uso delle carte di credito.

La svolta c'è stata nel pomeriggio di venerdì. Gli agenti nascosti nei pressi della casa hanno notato strani movimenti nell'abitazione, facendo presupporre la presenza del latitante. Hanno così fatto irruzione. L'uomo è stato trovato nella stanza della bambina, nascosto nell'armadio. E' stato quindi tratto in arresto per i reati per i quali è stato condannato, più la contraffazione del documento di identità. Dopo gli adempimenti di rito con la comparazione delle sue impronte con quelle inviate dalla polizia romena, l'uomo è stato portato in carcere a Pisa a disposizione della Corte d'Appello di Firenze per la successiva estradizione in Romania. Verranno infine avviate anche le procedure per la cancellazione dall'anagrafe comunale della persona.

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