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Cronaca

ASL 5 al NURSIND: "L’assistenza territoriale è un punto fermo per il servizio sanitario"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Non vi è alcun taglio all’assistenza territoriale – la smentita al NURSIND arriva dalla ASL 5 – e la risposta non è nell’infermiere di famiglia ma nell’equipe multidisciplinare” “Il responsabile del NURSIND – continua la nota della direzione dell’azienda sanitaria – manca di una visione di insieme del servizio sanitario e sembrerebbe che il NURSIND non tenga conto del fatto che i diversi settori sanitari e i medici di famiglia lavorano in accordo e non l’uno contro l’altro. Gli alti accessi al pronto soccorso sarebbero sicuramente stati maggiori e ingestibili se l’assistenza territoriale non avesse svolto il suo fondamentale ruolo”. Alcuni numeri per chiarire il concetto: nella zona pisana sono attivi 6  moduli di sanità di iniziativa che stanno dando risultati incoraggianti, raggiunti grazie al lavoro di squadra di un team territoriale formato da medici di medicina generale, infermieri e operatori socio sanitari che lavorano in maniera integrata con gli specialisti, realizzando la totale presa in carico del paziente.  Questo metodo di lavoro ha portato  una parte sempre più crescente di popolazione ad essere informata sui corretti stili di vita e quindi a prevenire o ridurre le complicanze delle patologie croniche, producendo un duplice beneficio: miglioramento dello stato di salute dei cittadini e un minor numero di ricoveri ospedalieri.

Sul territorio, oltre alla sanità di iniziativa,  sono presenti servizi differenziati a seconda delle esigenze, che prendono in carico pazienti cronici e pazienti fragili. Anche la  dimissione programmata è garantita  grazie alla presenza del PUA (Punto Unico di Accesso)  che nel 2014 ha gestito 665 dimissioni programmate, di cui 306 presi in carico dai servizi sociali. Soltanto i medici di famiglia della zona pisana, nel 2014, hanno effettuato 1996 accessi in assistenza domiciliare integrata, destinata a pazienti oncologici o con gravi patologie croniche che fino a qualche tempo fa avevano, quale unica possibilità terapeutica il ricorso a continui ricoveri ospedalieri; 19.497 visite in assistenza domiciliare programmata, per coloro che hanno problemi temporanei di deambulazione e 4171 in residenze sanitarie assistenziali, mentre l’assistenza infermieristica ha preso in carico, solo nel 2014, circa 1000 nuovi casi complessi, seguiti per medicazioni, terapie infusionali, cateterismi vescicali e nutrizioni parenterali totali su pazienti fragili, cronici e affetti da malattie degenerative. Sul territorio è attiva anche la riabilitazione domiciliare che ha effettuato 350 visite domiciliari e 1500 trattamenti riabilitativi a domicilio. 

Non dimentichiamo – continuano alla ASL 5 – che a Navacchio è attivo anche l’ospedale di comunità con 28 posti letto che ha ricoverato 1361 persone, in questa struttura è prevista l'erogazione dell'assistenza nei casi in cui per problematiche sociali, familiari o logistiche, non è possibile attivare il percorso dell'assistenza domiciliare integrata e vi si accede  attraverso la proposta del medico di famiglia ed autorizzazione del medico del distretto.

Sempre a Pisa è presente l’Hospice con 218 ricoveri, dedicato alle persone in fase avanzata di malattia nonché un’equipe infermieristica territoriale di cure palliative a domicilio che sempre nel 2014 ha seguito 299 pazienti. “Nonostante questa mole di prestazioni – conclude la nota – i servizi territoriali saranno ampliati visto  il quadro epidemiologico della cronicità in continuo aumento a causa dell’allungarsi delle vita media”. 

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