ASL 5, Più Toscana e Più Pisa: “5 km fra pronto soccorso e ambulatorio pediatrico, piccoli pazienti costretti a trasferimenti”
«Il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Cisanello si trova a cinque chilometri esatti dal reparto di pediatria. Sono questi gli effetti della tanto sbandierata razionalizzazione del sistema sanitario toscano?». È la denuncia del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, e dell’avvocato Maria Chiara Zippel, portavoce di Più Pisa, che si scagliano contro la disorganizzazione della realtà pediatrica pisana.
«Il reparto ospedaliero di pediatria – spiegano – si trova nella struttura di Santa Chiara, nel centro cittadino mentre il pronto soccorso pediatrico è all’ospedale di Cisanello a 5 chilometri e venti minuti di auto dalla degenza. L’ospedale di Santa Chiara, infatti, non può accettare il regime di emergenza-urgenza, vista la mancanza di un servizio di accesso diretto ai pazienti, costretti a far riferimento al Dipartimento di Emergenza Urgenza, Edificio 31 del presidio Cisanello. Dove, nel caso che il pediatra di turno disponga un’osservazione breve, i pazienti avranno a disposizione solo due letti presso il reparto Medicina d’Urgenza. L’alternativa sarà essere trasferiti a 5 chilometri a Santa Chiara, dove tra le altre cose è assente un reparto di terapia intensiva.
Così i bambini che necessitano di terapia intensiva dovranno per forza usufruire dei reparti di rianimazione neurochirurgica di Cisanello».
Una dislocazione di reparti che non convince Lazzeri e Zippel, preoccupati oltre che per carenza organizzativa anche per il dispendio economico.
«Si tratta di un’organizzazione inefficiente – commentano – che, non solo crea dispendio di risorse economiche, ma mette in condizione i piccoli che devono essere ospedalizzati di dover affrontare in ogni caso un trasferimento. Un fatto reso ancor più paradossale se si tiene conto che l’azienda ospedaliera pisana rappresenta un’eccellenza sanitaria a livello toscano dove non ci possono essere carenze simili, specie quando a pagare la cattiva organizzazione sono i bambini».