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Cronaca Ospedaletto / Via Antonio Cocchi

Riforma della Sanità, 5 Asl in 1: nasce la grande azienda della Toscana Nord Ovest

La nuova direttrice generale è Maria Teresa De Lauretis, ex dirigente a Pisa e Massa Carrara. La sede legale provvisoria della nuova maxi Asl è a Pisa. Presto la nomina del direttore sanitario, amministrativo e dei servizi sociali

Si è ufficialmente costituita la nuova Azienda USL Toscana Nord Ovest che ingloba le ex Asl di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Viareggio per effetto della Riforma della Sanità Toscana entrata in vigore il 1° gennaio.
Questi i numeri della neo costituita ASL: oltre 13.000 dipendenti, 2 miliardi di euro di bilancio, 13 stabilimenti ospedalieri, 12 zone distretto e una popolazione residente di oltre 1 milione e 200 mila abitanti. La sede legale provvisoria è a Pisa in via Cocchi e la direttrice generale è Maria Teresa De Lauretis, livornese, 62 anni, ha partecipato alle prime fasi della costituzione del servizio sanitario nazionale in ruoli dirigenziali e, dal 2005, ha ricoperto la carica di direttrice  generale, prima a Pisa e poi a Massa Carrara.

“Questa riforma del sistema sanitario toscano - afferma la De Lauretis - con il passaggio da 12 a 3 Asl a livello regionale deve essere vista come una sfida ed un’opportunità per noi e per tutti i nostri professionisti. A breve il quadro dirigenziale sarà completato con la nomina del direttore sanitario, amministrativo e dei servizi sociali. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori per l’impegno e la professionalità dimostrati in questi mesi di passaggio dove ho ricoperto  il ruolo di Commissario. Il costante confronto tra i professionisti, oltre ad essere stato un valore aggiunto, ha permesso di costruire un impianto progettuale da confrontare con le organizzazioni sindacali e da presentare alle conferenze dei sindaci. Questo ci porterà ad adeguare gli aspetti legati all’efficienza e all’efficacia dei servizi e, per ogni singola zona, della grande Usl Toscana Nord Ovest verranno valorizzati i percorsi virtuosi”.
“Mi preme precisare - conclude la direttrice generale - che non chiuderà alcun ospedale, ma la rete ospedaliera verrà riordinata, valorizzando le specificità di ciascun presidio, con la garanzia di un coordinamento forte tra di loro”.

Tra gli atti adottati oggi 2 gennaio, la conferma provvisoria degli assetti organizzativi già presenti nelle aziende soppresse, per il tempo necessario ad attivare l’avvio dei nuovi modelli organizzativi.
Sono state inoltre introdotte ulteriori misure organizzative indispensabili ad assicurare il coordinamento dei processi e delle attività nell’ambito della nuova Azienda unica.

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