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Cronaca Coltano

Sala gremita a Coltano per il no alla base militare: "Serve mobilitarsi, vicenda di respiro nazionale"

Oltre 200 persone hanno presenziato all'iniziativa lanciata da Una Città in Comune e Rifondazione Comunista

Una sala gremita, con persone assiepate anche fuori per ascoltare dalle finestre, ha affrontato ieri sera 19 aprile la questione della nuova base militare di Coltano. Erano almeno in 200 al Circolo Arci di Coltano per l'assemblea lanciata da Una Città in Comune e Rifondazione Comunista per unire le voci contrarie alla sede dei Carabinieri che si estenderà per più di 70 ettari nel Parco San Rossore. I dettagli dell'intervento restano ancora incerti: sarà il Comando Generale dell'Arma a presentare ufficialmente il progetto il prossimo 4 maggio in Regione Toscana, con un incontro a cui parteciperà anche il sindaco di Pisa Michele Conti.

La linea dettata dagli interventi è una sola: un no convinto ad ogni tipo di cementificazione, a maggior ragione se per scopi militari e pure in un'area tutelata a livello ambientale. Un'ipotesi, per gli organizzatori, da rigettare anche in altre zone del territorio, per un no anche ad ogni possibile trattativa compensativa. "Stanno facendo di Pisa la più grande piattaforma strategico militare del Paese, spendono milioni di euro in una città in cui non si riqualifica niente, si progetta di fare scuole nei container e ci sono 140 sfratti esecutivi" è il punto politico tratteggiato in apertura dal consigliere comunale di Diritti in Comune Francesco Auletta. "Abbiamo assistito in questo mese ad una politica opaca - ha incalzato Daniele Iannello, del Prc - mentre cercavamo di scoprire i dettagli di questa opera, che costerà la bellezza di 190 milioni di euro, è sempre più venuto a galla come tutti sapessero. Tutti: comune, regione, governo. Un'opera che malgrado tutto questo ancora oggi ha i contorni sfumati. Il progetto gli enti lo hanno, ma non lo rendono pubblico, neppure adesso che si dicono tutti contrari. E non ci persuadono nemmeno le motivazioni dei Carabinieri, che nel loro intervento parlano di una base che in fondo occuperà solo uno 'zero virgola' del perimetro totale del parco, quasi fosse una passeggiata cementificare il parco in questo modo, creando precedenti pericolosi".

Fra le tappe di discussione, in attesa del 4 maggio, c'è quella del Consiglio Comunale di Pisa del 26 aprile. "In entrambi questi appuntamenti dovranno esserci tutte le persone che sono qui stasera e anche di più - ha rilanciato Auletta in assemblea - questa cosa la possiamo bloccare solo costruendo una grande e matura mobilitazione che sappia cogliere il respiro nazionale della vicenda". Per il fronte del no espresso dall'assemblea "ogni mediazione è impossibile - ha proseguito Aueltta - proprio per venire incontro anche alle esigenze dei residenti di questo posto, come tutta la nostra città ha bisogno di riqualificazione e rinascita. I residenti di Coltano, esattamente come quelli di tutta la città devono poter scegliere che modello vogliono, perché è evidente che accettare la base qui o altrove significa accettare una politica che spende milioni di euro per la nuova base mentre ci sono 140 sfratti esecutivi in città, mentre ci sono ben 170 alloggi che con 2,5 milioni si potrebbero recuperare, mentre un luogo come Coltano si ricopre di cemento invece di dargli viabilità, riqualificazione turistica e agricola, recupero di spazi come la stazione Marconi, illuminazione e via dicendo".

Tanti i rappresentanti dei movimenti e della società civile presenti fra il pubblico, a cominciare dal presidente del Circolo Arci Coltano Massimo Cacielli: "Non vedevo tanta gente dalla battaglia contro la centrale a biomasse. Credo che una realtà così progettata avrà un impatto devastante. Dispiace vedere che di Coltano si parla solo quando si prendono decisioni sopra la testa delle persone, che non servono al territorio e senza il suo coinvolgimento". "Coltiviamo questa terra da tre generazioni, da quando gli americani abbandonarono questo luogo e lo lasciarono in stato di degrado - ha detto l'imprenditore agricolo Fulvio Salvadori - lo diciamo con orgoglio a chi parla di terreni abbandonati, dove noi facciamo grano, mais, girasole e alleviamo". "La vostra battaglia è importante" ha fatto eco il collega Renato Petrazzi, rimarcando come "sarebbe utile renderla meno politicizzata possibile".

Fra gli interventi anche quello della parlamentare di Manifesta - Potere al Popolo - Rifondazione Comunista Yana Ehm, in questi giorni in visita in città. "Venerdì è attesa la risposta alla nostra interrogazione - ha annunciato - è ora di finirla di spendere soldi per la guerra e mai per lo scopo originario del Pnrr, la rinascita di un popolo dopo due anni devastanti di pandemia".

Intanto anche la Pro Loco di Coltano ha lanciato un'assemblea pubblica per venerdì 22 aprile alle ore 21 presso la Villa Medicea, "per iniziarne a parlare per poter prendere una posizione che sia la risultante di un confronto il più ampio e partecipato possibile", scrive in una nota il presidente Rosario Stefanucci. 

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