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Cronaca Cisanello / Via Manara Valgimigli

Nuovo centro commerciale a Cisanello, no ad altro cemento: assemblea pubblica nel quartiere

E' organizzata da Una citta in comune e Rifondazione Comunista che spiegano le ragioni della loro bocciatura al progetto e invitano i cittadini alla discussione

Un'assemblea pubblica per dire no al nuovo centro commerciale di Unicoop Firenze nell'area tra via Luzzatto e via Valgimigli, di fronte all'attuale supermercato Coop. E' l'iniziativa organizzata da Rifondazione Comunista e Una città in comune per domani, venerdì 22 settembre, alle ore 17.30 al Circolo Arci Pisanova di via Frascani.

"Il 4 luglio 2017 - ripercorrono la vicenda dal gruppo consiliare di Ciccio Auletta e Marco Ricci - la Giunta del Comune di Pisa ha adottato il piano attuativo presentato da Unicoop Firenze che prevede la costruzione di un nuovo centro commerciale (3.000 mq), di nuove residenze (14 unità immobiliari) e di un nuovo parcheggio pubblico (5.000 mq). Il 26 luglio la delibera è stata pubblicata sul BURT e da allora sono trascorsi i trenta giorni per le osservazioni, coincidenti con il mese di agosto, e la Giunta potrotrebbe approvare definitivamente il progetto, che diverrebbe immediatamente realizzabile".

Ucic e Prc analizzano poi il piano di Unicoop Firenze. "Questo progetto, nel cuore di un’area densamente abitata, con un elevata presenza di grande e media distribuzione, con un’elevato traffico sia di attraversamento sia dovuto alle numerose funzioni urbane presenti (scuole superiori, supermercati, centri commerciali, servizi pubblici e privati, centri di ricerca…) andrà a impermeabilizzare un’area di oltre 12.000mq (considerando come verde anche le aiuole tra i parcheggi) sui 18.000 mq totali - sottolineano - il tutto senza porsi minimamente in relazione con il resto del quartiere: nessuna progettazione unitaria del verde, nessun percorso pedonale che colleghi i vari comparti in via di realizzazione, nessuna attenzione alle esigenze del quartiere.
Non solo, priverà la zona di servizi importanti come la capacità di assorbire l’acqua piovana, la regolazione della temperatura, la riserva di biodiversità e la bellezza che solo le aree verdi possono regalare".

"Tutto questo per cosa? - si domandano da Una città in comune e Rifondazione Comunista - un ennesimo centro commerciale, con il suo portato di traffico, quando a distanza di poco più di un chilometro tra media e grande distribuzione ne contiamo ben sei. Un parcheggio, forse in parte anche utile, ma non di quelle dimensioni e caratteristiche (una spianata di asfalto di 5.000mq) e qualche residenza, di per se’ non certo dannosa, ma probabilmente inutile data la grande presenza di immobili vuoti invenduti".

"Noi crediamo che questo progetto non farà altro che aggravare i problemi del quartiere senza risolverne nemmeno uno, per questo abbiamo lanciato in agosto una petizione on-line che in pochi giorni ha superato le 1.500 firme, e abbiamo presentato diverse osservazioni - concludono - ma di tutto questo vogliamo parlarne di persona col quartiere e con tutta la città in una assemblea pubblica per condividere le informazioni, analizzare i bisogni reali, decidere se e quali azioni intraprendere per convincere Coop e Comune a tornare sui loro passi".

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