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Cronaca

Scuola, il Comune assume sei insegnanti: ad inizio anno il concorso

Il concorso servirà anche per creare una nuova graduatoria dalla quale attingere per le eventuali future necessità. La procedura della selezione sarà completamente informatizzata: le domande di accesso si potranno presentare solo online

"Grazie alle politiche di bilancio praticate in questi anni siamo in grado di assumere da subito due insegnanti per la scuola dell’infanzia e quattro per l’asilo, tutti a tempo indeterminato". Così l'assessore al Personale del Comune di Pisa Federico Eligi annuncia ufficialmente l'ingresso di nuovi educatori per le scuole cittadine. Per le scuole dell’infanzia si attingerà dalla graduatoria già esistente. Per l’asilo si procederà, come da regolamento, prima con la mobilità e poi con un nuovo concorso pubblico con cui sarà formata una nuova graduatoria. "Una graduatoria che servirà anche in futuro quando si procederà con ulteriori assunzioni che verranno fatte in base alla esigenze che si verranno a creare" continua Eligi. La procedura del nuovo concorso, previsto a inizio anno, sarà completamente informatizzata: le domande di accesso al concorso si potranno presentare online registrandosi e compilando tutti i moduli direttamente sul sito del Comune. Sono due gli aspetti che permettono al Comune di Pisa di assumere insegnanti, sottolineano da Palazzo Gambacorti: da un lato il bilancio sano che permette il turnover, dall’altro il fatto che, mentre per le altre funzioni c’è l’obbligo di attingere dalle Province, negli enti provinciali non c’è il profilo delle insegnanti e quindi il Comune può procedere con il concorso.

"E’ un momento significativo per l’Italia che si appresta a compiere una rivoluzione culturale con l’approvazione della legge delega sul sistema 0/6, contenuta nel decreto Buona Scuola e che recepisce il DDL 12/60 della senatrice Puglisi - commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione Marilù Chiofalo - un progetto che porta alla generalizzazione dei servizi all’infanzia, sottraendoli alla categoria dei servizi a domanda individuale, che stabilisce una compartecipazione dello Stato alle spese per i servizi stessi e soprattutto che fissa alcuni standard nazionali che porteranno ad avere in tutta Italia livelli qualitativi come quello di Pisa che, insieme ad altri, è stato preso a modello. In questo momento dunque, in assoluta coerenza e in attesa dell'evoluzione normativa, l’amministrazione comunale di Pisa continua ad investire nei servizi all’infanzia che rappresentano fattore di sviluppo economico per l'occupazione che generano oggi e la capacità di risolvere i problemi della comunità che costruiscono educando le generazioni future".

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