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Cronaca

'No vax. Ordine complici': atto intimidatorio contro la sede provinciale dell'Ordine dei medici

La scritta è stata accompagnata dal lancio di uova. Il presidente Giuseppe Figlini: "Lavoriamo per la salute dei cittadini. Gesto che mi meraviglia e mi preoccupa"

La firma dell'atto realizzato nottetempo è inequivocabile. Meno chiaro, secondo il presidente provinciale, il significato del messaggio vergato sulla porta d'ingresso degli uffici dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pisa. 'No vax. Ordine complici' sono le parole scritte con una bomboletta spray nella nottata di mercoledì 22 dicembre sulla soglia della sede dell'Ordine in via Battelli, accompagnate da diverse uova svuotate del tuorlo e dell'albume e riempite con della vernice bianca con l'aiuto di una siringa. "Significa che chi ha compiuto questo gesto ha impiegato anche del tempo per pensarlo e realizzarlo" commenta con un misto di meraviglia e preoccupazione Giuseppe Figlini, presidente provinciale.

"Francamente non avevamo ricevuto avvisaglie che ci potessero far presagire quanto accaduto - continua il dottor Figlini - incassiamo questo colpo senza farci spaventare. Ringrazio tutti coloro i quali ci hanno indirizzato messaggi di solidarietà e sostegno. Ho già provveduto a sporgere denuncia alla Polizia, che ha fatto i dovuti rilevamenti e nelle indagini potrebbe essere aiutata dalle riprese delle telecamere del vicino istituto bancario". Secondo il presidente provinciale dell'Ordine gli autori dell'atto possono essere ricercati tra i soggetti contrari al vaccino, "non penso che i protagonisti siano professionisti sanitari non in regola con il Super green pass".

"Esprimo solidarietà e vicinanza di tutta la Fimmg di Pisa all’Ordine dei medici di Pisa per il vergognoso atto intimidatorio rivolto contro il nostro Ordine" così Luca Puccetti, segretario provinciale di Fimmg, in una lettera a Giuseppe Figlini, ha espresso la solidarietà della Federazione dei Medici di Medicina Generale. "Quelle scritte intimidatorie - prosegue Puccetti nella lettera - con cui è stato imbrattato il portone dell’Ordine non scalfiranno la ferma determinazione di tutela della salute dei cittadini e di vigilanza della professione che l’Ordine svolge quale organo sussidiario dello Stato. Con l’ulteriore auspicio che i responsabili vengano al più presto individuati, Fimmg Pisa sostiene con ancora più forza l’operato e il ruolo dell’Ordine in questo difficile momento".

Proprio il tema della vigilanza della professione è divenuto un nodo cruciale per l'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pisa, chiamati a sostituire l'Asl nella verifica dell'adempimento vaccinale da parte di tutti gli iscritti del territorio. "Manchiamo di personale e di tempo per svolgere senza ritardi questa operazione - sottolinea il dottor Figlini - ci sono state assegnate queste mansioni troppo tardi. E adesso dobbiamo districarci tra Green pass e Super green pass, e capire nel caso le motivazioni per le quali i sanitari non hanno ancora provveduto a sottoporsi alla terza dose. Insomma in un quadro generale che va verso un rapido deterioramento, oltre ai compiti di tutela della salute della cittadinanza si sono aggiunti anche gli oneri della verifica degli adempimenti".

Da una stima effettuata dall'Ordine, sul territorio pisano i sanitari che non si sono sottoposti al ciclo vaccinale sono il 10%. "Una proporzione alta per quel che concerne l'ambito professionale - ammette Figlini - ma che non si discosta dai valori generali che si registrano in occasione di qualsiasi campagna. Per tutti i vaccini, storicamente, esiste uno zoccolo di 'irriducibili' che raccoglie il 10% della popolazione. In questa percentuale non ci sono esclusivamente i no vax: vi troviamo anche i soggetti esentati per motivi specifici".Una porzione scalfibile esclusivamente con l'obbligo vaccinale: "E' una questione sicuramente delicata, che ricade nell'ambito sanitario e in quello politico. Credo che fin dall'avvio della campagna siano stati compiuti diversi errori di comunicazione. Siamo andati avanti in ordine eccessivamente sparso. C'è bisogno di un messaggio univoco e omogeneo sui vaccini: l'estensione dell'obbligo a tutta la popolazione sicuramente renderebbe più uniforme l'adesione e la copertura".

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