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Cronaca

Buoni Spesa, il comitato chiede più interventi, l'assessore: "14mila euro in più"

Il Comitato di Sant'Ermete chiede all'amministrazione "di non escludere alcun bisognoso". Il Comune: "Ulteriori stanziamenti e allargamento della platea di beneficiari"

Le difficoltà legate al Coronavirus impattano in modo particolare sulle fasce deboli. Il Comitato Sant'Ermete si è mosso attivando nel quartiere una raccolta di beni alimentari, utile a sostenere le famiglie più bisognose. Oltre a questo ha fatto appello per estendere i contributi economici ed i buoni spesa, raccontando la situazione riscontrata dagli attivisti: "I quartieri popolari - scrivono in una nota - si stanno trovando in seria difficoltà a causa della mancanza di un reddito stabile. Molti si sono ritrovati in cassa integrazione o senza nessun tipo di impiego. Tanti svolgono le pulizie nelle case e negli uffici, altri sono lavoratori stagionali presso l’aeroporto o nel settore turistico; altri ancora impiegati nelle fabbriche: tutti settori chiusi dall'emergenza Covid-19. Tanti inoltre sono gli anziani che percepiscono una pensione sociale. Purtroppo né le aziende né il Governo, ad oggi, hanno recapitato la cassa integrazione e anche il piccolo bonus di 600 euro chissà quando arriverà".

Un aspetto critico denunciato è quello del rapporto con gli assistenti sociali. "La quasi totalità degli abitanti dei quartieri popolari è seguita dai Servizi Sociali, ai quali si rivolge per cercare rimedi alla difficoltà di pagare. Avere contatti con gli assistenti sociali per l'erogazione di contributi integrativi per il pagamento delle utenze o di altre spese è sempre risultata un'azione difficoltosa e in molti casi umiliante. Oggi più che mai, questa difficoltà diventa più evidente, dopo le misure di contenimento. Le assistenti sociali sono introvabili, se rispondono lo fanno dopo svariati giorni, e rimandano le nostre esigenze a data da destinarsi". Il Comitato insiste sui buoni spesa, dicendo che "il numero telefonico messo a disposizione risulta sempre irraggiungibile". Chiedono quindi di "revocare le esclusioni dai contributi economici proposti dal Comune di Pisa e dalla Società della Salute" e che siano "stanziati contributi economici e buoni spesa per un importo non inferiore a 500euro, senza fare odiose distinzioni per tutti i nuclei familiari iscritti al segretariato sociale".

"Ulteriori stanziamenti e allargamento dei beneficiari"

L'assessore al Sociale Gianna Gambaccini da parte sua annuncia sui buoni spesa comunali "un ulteriore stanziamento da parte dell'Amministrazione di 14mila euro". "I 29mila euro messi a disposizione dal Comune - spiega Gambaccini - sono terminati ed i buoni spesa sono stati tutti assegnati (i beneficiari sono stati complessivamente 290 ndr). Abbiamo però già predisposto un ulteriore finanziamento di altri 14mila euro, per un totale di 43mila euro. Per quanto riguarda i contatti con gli assistenti sociali abbiamo messo a disposizione degli utenti due linee telefoniche attive nelle mattine di lunedì, mercoledì e venerdì: può capitare che siano occupate perchè rispetto alle normali procedure i colloqui sono più approfonditi. Ma basta avere un po' di pazienza e riprovare affinchè la richiesta sia presa in carico. Consiglio agli abitanti di Sant'Ermete - conclude la Gambaccini - di perdere un po' più di tempo al telefono e meno a fare inutili polemiche".

Sui buoni spesa finanziati con i fondi del Governo è stato invece il Sindaco Michele Conti durante il Consiglio Comunale di oggi, 14 aprile, a spiegare che "attualmente sono stati distribuiti buoni per circa 200mila euro sui 471mila messi a disposizione per Pisa. La Giunta ha già deliberato un allargamento della platea dei beneficiari, stiamo lavorando per allargarla ulteriormente".

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