Dopo l'arresto il 46enne disoccupato è tornato a protestare davanti l'ingresso del municipio. Una situazione definita dall'amministrazione pontederese "sconcertante", con l'uomo che solo due giorni fa aveva fatto irruzione nell'atrio con la sua auto.

"Non è possibile - afferma in una nota il Comune di Pontedera - che di fronte ad un atto così grave e lesivo dei valori di una comunità, come quello di arrecare platealmente danno alla casa comunale, prevalga la più completa impunità e impotenza". Ieri il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno votato all'unanimità che ha condannato il gesto violento. "Bene ha fatto ieri il consiglio comunale a riaffermare che a Pontedera non ci sono spazi per questi comportamenti".

"Non è colpendo le istituzioni locali o le persone a noi più vicine che si risolvono questi problemi. Anzi, colpendo chi ci è vicino si aggiunge ingiustizia ad ingiustizia" ammonisce l'amministrazione, che conclude: "Proprio per queste ragioni questa amministrazione non presterà alcuna attenzione a chi si rende protagonista di questi comportamenti. Continueremo invece a seguire, come responsabilmente fatto finora, tutti i casi di seria e documentata difficoltà sostenendo i cittadini più deboli in questa delicata fase storica di crisi economica e sociale".