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Università di Pisa, arrivano i bagni genderless, senza distinzione di genere

In totale sono 86, dislocati nei vari edifici dell'Ateneo, e sono contraddistinti da un simbolo particolare che ha sollevato qualche critica da parte della lista studentesca "Sinistra Per"

I bagni genderless, cioè senza distinzione di genere, sono arrivati all'Università di Pisa, tra le prime in Italia. Stamattina, mercoledì 29 maggio, l'inaugurazione ufficiale al Polo Piagge. A contrassegnarli un simbolo che, come spiega il professor Arturo Marzano, delegato del rettore alle pari opportunità e alle questioni di genere dell'Ateneo, "vuole rappresentare un movimento di fluidità per garantire uno spazio a chi non si indentifica in un genere specifico". Un'istanza che proveniva dagli studenti e non solo, ma nell'agenda dell'Ateneo già da prima, come sottolinea il rettore Paolo Mancarella. "C'è ancora da fare - sottolinea - ma questo è un ulteriore tassello di quel percorso che l'università tra i primi ha intrapreso con l'obiettivo di costruire un ambiente inclusivo per tutti: dal bilancio di genere alla carriera alias". Un ruolo da apripista insieme alla Regione Toscana, la prima "ad aver adottato - ricorda l'assessora regionale all'istruzione, università, ricerca e pari opportunità Alessandra Nardini - una legge regionale contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale e l'identità di genere. 

Critiche sul simbolo adottato arrivano però dalla lista studentesca Sinistra Per: "Abbiamo chiesto di non usare nessun simbolo perché può risultare discriminatorio. Nonostante il nostro dissenso, si è comunque scelto di adottarlo. Simbolo, questo, usato in Svezia per indicare i bagni neutri, ma che comunemente è uno dei simboli dell’orientamento bisessuale; nulla a che vedere, quindi, con l’identità di genere". 

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