Bimba morta in piscina: indagini per chiarire le cause del decesso
La piccola Rachele Medda stava frequentando un campo estivo organizzato dalla Canottieri Arno. La società sportiva esprime cordoglio per la tragedia che ha colpito la famiglia della bambina. I Carabinieri stanno cercando di ricostruire l'accaduto
Stava frequentando un campo estivo della Canottieri Arno e non un corso di nuoto, Rachele Medda, la bambina di cinque anni, figlia di un medico dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, morta oggi pomeriggio dopo aver accusato un malore alla piscina comunale di Pisa.
Sull'episodio sono in corso accertamenti dei Carabinieri, che hanno informato del caso la Procura. Il corpo della piccola è stato trasferito all'Istituto di Medicina Legale a disposizione della Procura in attesa che l'autopsia chiarisca le cause del decesso. Al pm di turno Sisto Restuccia sono stati trasmessi gli atti relative alle prime sommarie informazioni raccolte dai Carabinieri che per tutto il pomeriggio hanno sentito i bagnini della piscina e le altre persone presenti nell'impianto sportivo al momento della tragedia. Restano da chiarire le cause del decesso e se il malore che ha colpito la bambina sia avvenuto fuori dall'acqua, anche se i Carabinieri hanno già accertato che Rachele è stata ripescata dall'acqua già priva di coscienza e in condizioni disperate.
"Ci auguriamo che le autorità giudiziarie possano chiarire al più presto la dinamica dei fatti per dare alla famiglia le risposte dovute - conclude la società - nella speranza che questo possa portare un minimo di conforto comunque mai sufficiente davanti ad una tragedia come quella che li ha colpiti".
Cordoglio alla famiglia è stato espresso dall'assessore comunale allo sport Salvatore Sanzo che, appena appresa la notizia, si è recato sul posto.