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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porta Nuova / Piazza Daniele Manin

Bancarelle del Duomo, prosegue la mobilitazione: "Il Comune faccia chiarezza"

Confcommercio e Confesercenti chiedono di conoscere le reali intenzioni dell'amministrazione comunale per rendere noto agli stessi esercenti il loro prossimo destino. Garzella (FI-PDL) presenta un question time per avere risposte

Mentre è probabile una nuova proroga per il cantiere di restauro del Museo delle Sinopie in Piazza dei Miracoli (quella attuale scade il 16 febbraio), prosegue la mobilitazione in sostegno dei commercianti, scontenti della sistemazione in Piazza Manin e desiderosi di rientrare nella loro sistemazione storica di fronte alla Torre, in attesa di sciogliere il nodo del Palazzo dei Trovatelli. "C'è qualcosa di incomprensibile e di colpevole nel silenzio assordante dell'amministrazione comunale sul destino degli operatori del Duomo - affermano Elisabetta Ficeli e Giulio Garzella, rispettivamente vicedirettore di ConfcommercioPisa e Confesercenti - la situazione rasenta l'assurdo. I lavori al muro di cinta, motivo scatenante della cacciata da Piazza Duomo sono ormai terminati. Il permesso temporaneo in Piazza Manin scade il 16 febbraio prossimo in ragione di una proroga. E da parte dell'amministrazione comunale, nessun cenno sulla sorte di questi operatori. Silenzio in ordine alla tipologia delle nuove strutture in caso di rientro, nonostante il Piano del Commercio rimetta proprio all'amministrazione comunale la presentazione di un coerente progetto sul prototipo delle bancarelle. Sono anni che chiediamo inutilmente un tavolo tecnico su questo, per un confronto nel merito, ma l'amministrazione ha sempre fatto orecchie da mercante”.

Secondo le associazioni, il punto vero è che, dietro questo minaccioso silenzio, sembra esserci una precisa volontà politica: “Vorremmo sbagliarci, ma contro ogni buon senso, contro ogni ragionevolezza e persino contro il pronunciamento del Consiglio di Stato, l'amministrazione dimostra nei fatti una precisa volontà di non far rientrare il mercato del Duomo al proprio posto. Si tratterebbe di una decisione unilaterale, arbitraria, che cancella con l'inerzia di un tratto di penna centinaia di posti di lavoro. Lo dimostrano le nostre recenti diffide, in particolare su via Cardinale Maffi, dove i lavori sono terminati da tempo e non ci sono neanche più cantieri”. “Se non vogliono più queste attività commerciali per tutta l'area del Duomo - concludono i vicedirettori di ConfcommercioPisa e Confesercenti - abbiano almeno il coraggio di ammetterlo con chiarezza. Se così fosse, saremmo in presenza di un abuso inaccettabile di potere, al quale continueremo ad opporci con tutte le nostre forze”.

"I lavori sono finiti da tempo e il suolo pubblico continua ad essere occupato in dimensioni grandiose mai viste - esordisce invece Giovanni Garzella, capogruppo Fi-PDL in Consiglio Comunale, che chiede chiarimenti attraverso un question time - intanto nessuno paga quel suolo occupato! Eppure tale occupazione scade nelle prossime settimane e niente si mormora. Il Consiglio di Stato approvò lo spostamento temporaneo legato allo stretto tempo necessario per questi lavori riconosciuti urgenti senza che mai risultasse dagli atti che il Comando dei Vigili del Fuoco avesse emesso atti in tal senso. Questo tempo perso agli imprenditori del Duomo costa enormi quantità economiche. Tutto questo avviene nel totale silenzio dell'amministrazione nonostante le associazioni di categoria chiedano incontri e chiarimenti sulle procedure di ricollocazione delle bancarelle 'spostate temporaneamente'. Ricordo che l'amministrazione - prosegue Garzella - ha l'obbligo del rispetto del Piano del Commercio approvato dal Consiglio Comunale e che prevede le bancarelle. Per questo motivo chiedo di sapere quali siano le intenzioni dell'amministrazione riguardo alla ricollocazione delle Bancarelle entro il mese di febbraio come prevede il Consiglio di Stato che parla di temporaneità legata ai lavori che sono finiti".

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