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Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

Bancarelle del Duomo: la vicenda approda in Regione

Lo ha annunciato, giovedì, il consigliere regionale Giovanni Doninzetti (FdI): "Presenterò un'interrogazione già nella prossima seduta del Consiglio, poi porteremo la questione anche in Parlamento". Petrucci: "E' una vergogna, dopo un anno ancora nessuna soluzione"

La vicenda dei bancarellai di Piazza dei Miracoli arriva in Regione. Ad annunciarlo, questa mattina a Pisa, durante la conferenza stampa convocata da Noi Adesso Pisa e Fratelli D'Italia, il consigliere regionale Giovanni Doninzetti (FdI). "Presenterò un'interrogazione su questo argomento già nella prossima seduta del Consiglio Regionale - ha affermato Doninzetti - poi porteremo questa vicenda anche in Parlamento". Dopo più di un anno dallo sgombero dei commercianti di Piazza Duomo la situazione sembra essere, insomma, ancora lontana da una possibile soluzione. "Il tempo passa - ha detto Diego Petrucci di Noi Adesso Pisa - ma la situazione, in questa piazza, continua a rimanere sempre la stessa. Sembra che la strategia dell'amministrazione comunale sia quella di volere far chiudere queste attività lentamente, una dopo l'altra. E' una vergogna!".

"Vogliamo sapere - ha continuato Petrucci - quali sono le reali intenzioni del Comune, visto che le ultime riunioni con il consorzio dei bancarellai sono state rimandate perchè mancavano i nostri amministratori. I commercianti possono rimanere in Piazza Manin fino al 16 febbraio, poi scadrà anche l'ultima proroga e dopo che cosa succederà? E' chiaro che si andrà verso l'ennesima proroga, e che nessuno di loro potrà rientrare in Piazza del Duomo".

Un rientro che secondo i bancarellai è fondamentale per far partire il progetto di acquisto del palazzo ex Trovatelli come sede definitiva di tutto il mercato del Duomo. "Da questo punto di vista - ha spiegato Stefano Pierini, vicepresidente del consorzio Pisa dei Miracoli - abbiamo già presentato un progetto alla Soprintendenza la quale, però, ha bloccato tutto perchè mancava lo studio di fattibilità. Continuiamo comunque a essere interessati a questa soluzione, ma deve essere chiaro che i soldi per quell’acquisto noi li possiamo avere sole se torniamo a lavorare in Piazza dei Miracoli. Non certo con gli incassi irrisori di Piazza Manin".

Petrucci torna infine sulla sentenza emessa, a maggio scorso, dal Consiglio di Stato:  “Quello che emerge con chiarezza anche da questo pronunciamento - conclude Petrucci - è che i commercianti avevano diritto a stare dentro la piazza. Se lo spostamento infatti era giustificato da un pericolo per la sicurezza pubblica dettato dalle condizioni della facciata delle Sinopie, una volta eliminato questo pericolo i commercianti devono tornare nel posto che spetta loro. Ogni altra soluzione deve prima essere vagliata e approvata da loro".

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