rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

Bancarelle, gli ambulanti improvvisano un mercato di fortuna: volantini ai turisti

Gli ambulanti di Piazza Duomo hanno spiegato attraverso degli opuscoli in cinque lingue la loro situazione a passanti e turisti. Intanto sulla questione interviene anche l'arcivescovo Benotto: "Non venga messo a repentaglio il lavoro di nessuno"

Hanno deciso di vendere ugualmente la loro merce, nonostante le transenne che hanno 'ingabbiato' le bancarelle. Gli ambulanti di Piazza Duomo continuano la loro lotta contro lo spostamento in via Pietrasantina e questa mattina hanno allestito banchi di fortuna a ridosso delle strutture metalliche. Hanno anche distribuito volantini ai turisti scritti in cinque lingue per spiegare cosa stava accadendo. ''Noi non siamo abusivi - hanno detto gli ambulanti - e siamo qui perché vogliamo solo lavorare. Come vedete abbiamo il nostro regolare registratore di cassa''.

Nel pomeriggio i vertici di Confesercenti e Confcommercio incontreranno il prefetto Francesco Tagliente per cercare di trovare una soluzione che permetta la vendita dei souvenir ancora per qualche giorno prima del trasferimento delle attività commerciali non molto distante da piazza del Duomo e permettere l'apertura del cantiere per il restauro del museo delle Sinopie. Il vescovo Giovanni Paolo Benotto, al quale si erano rivolti i commercianti, ha auspicato ''che quanto è stato stabilito dal Tar venga applicato, evitando rischi e responsabilità di non piccolo conto e che la soluzione cercata dal Comune nello spazio dell'attuale area ospedaliera adiacente alla Piazza del Duomo possa essere resa praticabile in tempi ragionevolmente brevi''. ''Questa soluzione - ha concluso l'arcivescovo - permetterebbe a coloro che hanno la licenza provvisoria di ambulanti di spostarsi in strutture adeguate nelle quali offrire un'immagine a tutto tondo, sia della nostra piazza che della creatività delle produzioni artistiche e artigianali del nostro comprensorio''. Infine, ha precisato che la ''Chiesa pisana non ha alcun interesse né economico, né politico da difendere in questa annosa questione e desidera solo esortare tutti coloro che ne hanno la responsabilità a fare in modo che non venga messo a repentaglio il lavoro di nessuno, pur in un'altra necessaria collocazione provvisoria, con la prospettiva futura di un'incentivazione e di un ampliamento qualitativo del lavoro attuale''. (fonte Ansa)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bancarelle, gli ambulanti improvvisano un mercato di fortuna: volantini ai turisti

PisaToday è in caricamento