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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Calci

Prima infanzia a Calci: 13mila euro per l'asilo comunale

Il Comune ha intercettato il finanziamento del bando regionale Por-Fse

Il Comune di Calci ha partecipato al bando regionale Por-Fse prima infanzia ed ha ottenuto un finanziamento di 13.869,89 euro. L’ente di Piazza Garibaldi anche quest’anno riceve risorse regionali a copertura delle spese sostenute nell'ambito delle attività educative rivolte ai bambini da 0 a 3 anni. La Regione Toscana, infatti, per sostenere e promuovere nel territorio l'offerta di servizi educativi per la prima infanzia ed incentivare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, ha pubblicato un avviso per la distribuzione di specifiche risorse della Comunità Europea per l'anno educativo 2020/2021.

Le risorse ottenute dal Comune di Calci verranno utilizzate per la gestione indiretta del nido comunale 'Il Linchetto' in località La Gabella che, anche per l’anno educativo 2020/2021, vedrà migliorata l'offerta formativa mantenendo altresì invariate le rette per i residenti.

Il nido, aperto dal 2013, può accogliere fino a 57 bambini dall'età di 3 mesi, da settembre a giugno. “La nostra amministrazione promuove e realizza opportunità e contesti di crescita per bambini, riconoscendo l'educazione e la formazione valori collettivi, sostenendo la costituzione di un sistema educativo volto a riconoscere i bambini protagonisti della loro crescita - interviene l’assessore all’istruzione Anna Lupetti - al nido 'Il Linchetto' realizzare tale finalità implica anche la stretta collaborazione con le famiglie, riconosciute come co-protagoniste del progetto educativo del servizio, portatrici di propri valori, nonché dei diritti all'informazione, alla partecipazione e alla condivisione delle attività realizzate all'interno del servizio medesimo".

A concludere è il sindaco Massimiliano Ghimenti: "Investire nella prima infanzia rappresenta per il nostro Comune un'area di attenzione particolarmente importante, in linea con quanto sostenuto sia dalla Regione che dalla Raccomandazione della Commissione Europea (2013/112/UE), al fine di assicurare da un lato le migliori condizioni educative e di socializzazione dei bambini, dall'altro le condizioni necessarie a favorire la partecipazione dei membri responsabili di cura, ed in particolare delle donne, al mercato del lavoro".

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