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Cronaca

Base di Coltano: "grande preoccupazione" dei residenti e parte la lettera all'Unesco

All'assemblea della Pro Loco espressi molti pareri negativi sull'opera. Diritti in Comune, dal canto suo, parla di "danni all'ambiente e alla reputazione"

Circa 150 persone hanno partecipato venerdì sera all'assemblea pubblica lanciata dalla Proloco di Coltano per discutere della base militare prevista dal Governo. L'associazione "ringrazia tutti i partecipanti" e spiega che "crediamo di aver già raggiunto un grandissimo obiettivo, che è stato quello di poter discutere di un argomento così importante per il borgo grazie alla partecipazione di tutti senza dare all'assemblea nessun connotato politico". Sostanzialmente l'assemblea ha "deciso, pur vedendo nettamente prevalere tra gli interventi quelli contro la realizzazione della base, di rimandare la decisione dopo l'incontro del 4 maggio in Regione Toscana".

Il documento di sintesi dell'assemblea votato da 100 persone recita: "L'assemblea de* cittadin* di Coltano ha espresso grande preoccupazione per l'ipotesi della base di addestramento dei carabinieri manifestando un sostanziale parere negativo nella stragrande maggioranza dei partecipanti. E' convenuto altresì di fare una ulteriore assemblea con maggiori elementi di conoscenza dopo il prossimo incontro del 4 maggio in Regione Toscana nel quale verrà illustrato completamente il progetto".

Intanto sul fronte politico nuova iniziativa di Una CIttà in Comune e Rifondazione Comunista, che tramite il gruppo consiliare Diritti in Comune ha inviato una lettera all'Unesco "per informarlo di cosa sta accadendo nel nostro territorio a seguito del decreto del Presidente del Consiglio Draghi con cui si dà il via libera al progetto e per chiedere se questo possa mettere a rischio il prezioso riconoscimento di Riserva della Biosfera faticosamente ottenuto negli anni passati".

"Oltre ai danni diretti che causerebbe la costruzione della base sul territorio - scrive in una nota la lista - dalla perdita di terreno agricolo ai danni per la biodiversità e la regimazione idraulica, potrebbero esserci infatti dei danni molto rilevanti anche in termini di reputazione, ovvero di riconoscimenti nazionali e internazionali per la qualità del nostro territorio. Primo su tutti l'inserimento di una vasta area della pianura Pisano-Livornese nelle Riserve della Biosfera del programma Mab (Man and Biosphere) dell'Unesco. Il riconoscimento prevede, infatti, di migliorare costantemente sia la condizione ambientale dei luoghi che i processi decisionali per la loro gestione, e promuove una cultura della partecipazione e dei benefici diffusi del miglioramento ambientale. La distanza con il metodo utilizzato per il progetto di realizzazione della base (calato dall'alto in gran segreto e in sprezzo alle matrici ambientali) è tale che ci possano essere delle conseguenze anche in termini di riconoscimento internazionale da parte dell'Unesco".

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