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Cronaca

Base militare di Coltano in Parlamento: il Governo mantiene la linea del sì

Il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso ha risposto all'interpellanza urgente della parlamentare Yana Ehm. Tutte le spiegazioni

"La base militare serve e serve lì, per il dove preciso magari vediamo". Sembra essere questa in estrema sintesi la risposta del Governo sulla base militare di Coltano, la nuova sede dei reparti dei Carabinieri da 73 ettari nell'area del Parco San Rossore. Il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso ha risposto ieri, 22 aprile, alla Camera, all'interpellanza urgente con prima firmataria la deputata Yana Chiara Ehm (Manifesta-PaP-PRC-SE). Un'esposizione che di fatto riprende anche quanto già sostenuto dal Comando Generale dei Carabinieri, con un sostanziale rinvio delle valutazioni di dettaglio agli organi territoriali, per quanto l'intera procedura godrà di importanti semplificazioni. E, in tutta evidenza, del sostegno governativo. 

La risposta di Sasso, come di consuetudine 'politichese', pone una serie di premesse prima di arrivare alle disposizioni finali. Che in questo caso sono: "Ove il progetto non dovesse trovare la piena condivisione, nel rispetto delle diverse idee, saranno prese in considerazione ulteriori soluzioni, fermo restando che le forze da allocare hanno, comunque, l'esigenza di trovare una sede vicina a omologhi reparti delle altre Forze armate, per lo svolgimento di sinergiche attività addestrative aviolancistiche, e in prossimità dell'aeroporto militare di Pisa, per assicurare l'immediato trasporto in caso di necessità operative". Formalmente, in sostanza, la localizzazione della base resta quella, ma dipenderà da come il progetto seguirà il suo iter. Manifestazioni di contrarietà comprese. 

Prima della conclusione c'è una lunga lista di 'buoni motivi' per l'opera. "I menzionati reparti sono attualmente ubicati in strutture ormai non più idonee a soddisfare i requisiti minimi di funzionalità sotto il profilo dell'efficienza operativa e della capacità addestrativa. La collocazione delle parti speciali in una nuova caserma, soluzione per la quale da tempo l'Arma ha avviato mirate ricerche, è assolutamente indispensabile per non depauperare i livelli di efficienza operativa a danno della sicurezza del Paese". Sulla scelta territoriale: "Con particolare riguardo alla base, si rappresenta che: la località prescelta, di proprietà demaniale e rientrante nella cosiddetta 'area agricola delle aree esterne', posta in posizione del tutto marginale nel Parco regionale, dista meno di 10 chilometri, sia dall'aeroporto di Pisa, ove è collocata la 46ª Aerobrigata dell'Aeronautica militare, che assicura, tra l'altro, la mobilità strategica sul territorio nazionale di detti reparti, sia dalla principale area addestrativa di cui si avvalgono il Gis e il Reggimento 'Tuscania'; presenta, inoltre, già alcune costruzioni  che ospitano una ex base radar, ora in disuso e, per il resto, è adibita a coltivazioni da parte di affittuari".

Ci sono poi dettagli sull'intervento da 190 milioni di euro, sui finanziamenti e sulla progettualità. In particolare i soldi verranno dal "Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 e non con fondi del Pnrr". Peraltro "nel 2021 è stata illustrata la progettualità in esame al presidente del Parco, dottor Lorenzo Bani; nel sito in questione saranno realizzati un asilo nido e rilevanti impianti ginnico-sportivi che saranno messi a disposizione anche della collettività, mediante protocollo d'intesa".

Che il progetto della base abbia un iter più snello dell'ordinario lo spiega sempre la stessa risposta del Sottosegretario: "La declaratoria di destinazione dell'opera alla difesa nazionale è meramente confermativa di uno stato di fatto del tutto evidente, considerati i reparti coinvolti nel progetto, in linea con quanto sancito dall'articolo 233 del decreto legislativo n. 66 del 2010 - Codice dell'ordinamento militare. Tale attestazione consentirà di attivare una procedura autorizzatoria semplificata, che, comunque, non esclude la valutazione di impatto ambientale; la sua realizzazione sarà affidata a un commissario straordinario, al fine di consentire l'attivazione di ulteriori rilevanti strumenti di semplificazione procedurale; gli enti locali potranno partecipare all'individuazione delle migliori soluzioni aderenti alle esigenze del territorio mediante le conferenze di servizi".

Sasso conferma poi alcuni aspetti strutturali emersi in questi giorni sulla base: "Avrà un'estensione complessiva di 72,9 ettari, di cui 28 saranno mantenuti a superficie verde, valorizzata con un'estesa piantumazione di vegetazione autoctona per incrementare l'assorbimento di anidride carbonica, 5 per le edificazioni (pari allo 0,02 per cento delle dimensioni del Parco) e, infine, 40 ettari adibiti a viabilità e servizi, con idonee opere di regimazione per non modificare l'equilibrio idrico del sedime e di vegetazione; l'intervento permetterà di istituire, nella nuova base, anche un reparto biodiversità, dotato di unità ippomontate per la vigilanza dello stesso e di unità cinofile antiveleno; i criteri di progettazione perseguono un bassissimo impatto ambientale e paesaggistico che, oltre agli interventi di mitigazione e compensazione individuati durante l'iter di approvazione, garantiranno emissioni pressoché nulle grazie alla coibentazione delle superfici verticali e orizzontali e al ricorso a sistemi di riscaldamento e condizionamento con impianti fotovoltaici e solare termico".

Se quindi sarà da valutare che tipo di posizioni esprimeranno gli enti territoriali negli spazi procedurali previsti, c'è la partita politica e di comunicazione pubblica. Sul tema della partecipazione, o meglio sul ridotto coinvolgimento di comunità ed istituzioni locali, il Governo risponde rinviando il confronto al prossimo vertice di Firenze: "A testimonianza dell'importanza che la Difesa annette al coinvolgimento degli organi del territorio, si rende noto che, in data 4 maggio prossimo venturo, si terrà un incontro tra ufficiali del Comando generale e il sindaco di Pisa, nonché rappresentanti della regione Toscana, dell'Ente parco e del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, per favorire uno scambio di idee sulla realizzazione della caserma e venire incontro alle esigenze rappresentate. A detto incontro, ne seguirà un altro, già programmato, tra il sindaco di Pisa e il Ministro della Difesa".

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