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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Coltano

Il Movimento No Base si oppone alla soluzione 'diffusa': "La base non si costruirà, né oggi né mai"

Non si fa attendere la risposta alle novità emerse dal secondo tavolo interistituzionale tenutosi giovedì 7 luglio a Roma

"Le istituzioni compatte mettono l’elmetto e serrano i ranghi ribadendo che la nuova base militare la vogliono fare e la vogliono realizzare a Pisa, vicino all’aeroporto, per trasformare la nostra città in una piattaforma logistica per la guerra" incalzano i portavoce del Movimento No Base dopo le novità emerse dal secondo tavolo interistituzionale tenutosi nella mattinata di giovedì 7 luglio a Roma. La proposta della struttura 'diffusa' che ha preso corpo nella capitale proprio non piace al Movimento. "Gravissimo il permanere di una previsione di infrastrutture militari all'interno dei confini del parco, il cui impatto sarà devastante per l'equilibrio naturale di questi luoghi e non solo. Gli impatti che la guerra insieme a tutte le sue infrastrutture produce sono incalcolabili, sia in termini sociali che ecologici". 

Il Movimento No Base prosegue: "Tutti i partiti che governano ad ogni livello si schierano a favore di questa infrastruttura che costa 190 milioni di euro presi, tramite le procedure del PNRR, dai Fondi di coesione sociale e sviluppo. E’ questo quello che emerge con chiarezza dalle prime dichiarazioni a partire da quelle del sindaco Conti che dopo la finta assemblea alla Leopolda continua a prendersi gioco delle migliaia di cittadini e cittadine che si sono schierati contro questo progetto, per difendere platealmente gli interessi militari e un modello economico che fa della guerra il suo motore".

"La realtà è che ad oggi i decreti che prevedono la realizzazione della base a Coltano sono in vigore e non è in alcun modo all’orizzonte il loro ritiro; e, infatti, tutte le altre ipotesi che a turno sono state messe sul tavolo restano, non a caso, solo parole. Le difficoltà di chi governa di fronte alla protesta sono evidenti. Anche oggi i rappresentanti delle istituzioni parlano di 'spacchettamenti', 'di base diffusa', di 'una nuova proposta' ma si guardano bene dal dirla pubblicamente, sottraendosi dalla discussione e dal confronto, e continuando le trattative segrete perché sanno che troveranno una opposizione insormontabile in qualsiasi parte del nostro territorio: che sia Ospedaletto, il Cisam a San Piero a Grado o gli edifici storici di Coltano (entrambi i territori dentro il Parco)". 

Il Movimento conclude: "Noi chiediamo che i decreti siano ritirati, che il tavolo si sciolga prendendo atto che questo progetto della base non verrà fatto e che i 190 milioni di euro siano subiti destinati per le priorità sociali ed ambientali a tutela del nostro territorio. Questa è l’unica strada per tutelare l’interesse generale e pubblico e difendersi da un modello predatorio che a prescindere chi governa vuole realizzare sulle nostre vite. Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare domani venerdì 8 luglio alle 18 alla grande assemblea pubblica in Largo Ciro Menotti per rilanciare la mobilitazione contro la base militare a Coltano e altrove".

Una secca opposizione alla soluzione ventilata al termine dell'incontro istituzionale arriva da Una Città in Comune e Partito della Rifondazione Comunista: "Pd e Lega rilanciano il progetto della nuova base militare a Pisa e provano ad andare avanti con il progetto. Nel frattempo, i decreti che ne prevedono la realizzazione a Coltano restano pienamente in vigore. Centrodestra e centrosinistra rilanciano così la spesa di 190 milioni di euro presi, tramite le procedure di semplificazione del PNRR, dal Fondo di coesione sociale e sviluppo e, con buona pace delle dichirazioni rilasciare da Letta a Conti, confermano la previsione di utilizzare aree interne al Parco di San Rossore da Coltano al Cisam". "E’ questo quello che emerge da una riunione che si configura più come un 'consiglio di guerra' contro le migliaia di cittadine e cittadini che da mesi si oppongono contro questo progetto contro il territorio e la comunità, derubati di milioni di euro che dovrebbero essere utilizzati per le vere priorità sociali e ambientali del nostro paese" denunciano i due partiti.

"Gravissime le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Conti al termine del tavolo interistituzionale. In questi tre mesi, da quando la nostra coalizione ha scoperto e reso pubblico questo progetto, che tutte le istituzioni conoscevano da un anno e hanno tenuto nascosto, il sindaco ha rifiutato qualsiasi momento di confronto in Consiglio comunale, il quale ad oggi non ha mai discusso della vicenda. In compenso però Conti è andato ai tavoli a sostenere che questa infrastruttura è una opportunità per Pisa, chiedendo a più riprese che sia realizzata nel nostro comune, ignorando la protesta popolare cresciuta in questi mesi. Anzi, attaccandola apertamente. Chiederemo un Consiglio comunale aperto e urgente sul progetto dell'infrastruttura militare e domani saremo ancora una volta in piazza con il Movimento No base per ribadire che non deve essere realizzata né a Coltano né altrove".

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