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Cronaca

Legionella nelle tubazioni del Bagno Vittoria, i proprietari: "Costretti ingiustamente a chiudere"

Dopo i campionamenti svolti dall'Asl, il Comune ha imposto la chiusura forzata dello stabilimento fino a nuove rilevazioni

"Le vicende che in questi ultimi giorni hanno visto coinvolto il nostro storico stabilimento balenare, impongono queste brevi note, che costituiscono l’esatta rappresentazione del disagio ed il dolore che la famiglia Gonnelli sta vivendo": con queste parole i proprietari del Bagno Vittoria, a Tirrenia, intendono fare chiarezza sulla vicenda che negli ultimi giorni ha coinvolto il loro stabilimento. All'interno delle tubazioni idriche del bagno, infatti, sono stati rilevati campioni positivi al batterio della legionella.

"Nello scorso mese di giugno - spiegano i proprietari - su iniziativa della Azienda Sanitaria Locale Nord Ovest, sono stati eseguiti sul nostro sistema di approvvigionamento e distribuzione idrica dei prelievi a campione, al fine di verificare la presenza del batterio della legionella. Avendo eseguito gli stessi test ed esami batteriologici nel mese di maggio su nostra iniziativa, ed avendo avuto questi esito negativo, come quelli periodicamente sempre eseguiti tutti gli anni, confidavamo ovviamente che il responso dell’esame della Azienda Sanitaria fosse lo stesso, ovvero negativo". "Del tutto inaspettatamente, invece, il 5 luglio 2022 abbiamo ricevuto una nota dell’ Azienda Sanitaria Locale Nord Ovest, inviata anche al Comune di Pisa, nella quale si segnalava che l’esito degli esami era stato opposto rispetto alle nostre legittime aspettative, in quanto la ricerca del batterio della legionella aveva dato esito positivo".

La famiglia Gonnelli prosegue nella ricostruzione: "Nella stessa nota dell’Azienda Sanitaria erano fornite le indicazioni (e non 'prescrizioni') per mettere in sicurezza l’impianto e lo stabilimento balneare, tanto che immediatamente (ovvero il giorno successivo) sono state svolte tutte le attività di igienizzazione e sanificazione di tutta l’intera rete di distribuzione e di approvvigionamento dell’acqua, nel pieno rispetto della legge e di tutti i relativi protocolli. Quando i clienti dello stabilimento balneare hanno potuto accedere alla nostra struttura, tutti gli interventi erano già stati eseguiti, le sanificazioni completate ed isolate le fonti di approvvigionamento idrico che potevano arrecare rischio potenziale di contaminazione".

"Nel rispetto dei protocolli sanitari - continuano i proprietari della struttura - abbiamo atteso due giorni, dopo il completamento delle sanificazioni ed abbiamo quindi provveduto, sempre per il tramite di un'azienda specializzata, ad effettuare i campionamenti sull’acqua che è utilizzata nello stabilimento balenare. Allo stato pertanto, tutti gli interventi e le sanificazioni sono state eseguite e dobbiamo solamente attendere gli esiti degli esami batteriologici, che per la tipologia di ricerca richiedono un tempo di incubazione in laboratorio di circa 7/10 giorni. All’esito degli esami, ove il risultato sia negativo, non sarà necessario effettuare alcun ulteriore intervento di sanificazione e lo stabilimento balenare potrà tornare nel pieno di ogni sua attività senza limitazione alcuna".

L'amarezza della famiglia Gonnelli però non svanisce: "Nel contempo, il giorno successivo alla nota della Azienda Sanitaria è stata notificata dal Comune di Pisa un'ordinanza nella quale si richiedeva la chiusura dello stabilimento balenare, richiamando i provvedimenti assunti a monte dalla stessa Azienda Sanitaria. Poiché la nota dell’Azienda Sanitaria notificata allo stabilimento balneare non prevedeva e non prevede la chiusura, bensì solamente di attivare le procedure di sanificazione ed igienizzazione, ritenevamo e riteniamo che una volta assolti detti adempimenti ed isolate le fonti di approvvigionamento idrico indicate dalla Azienda Sanitaria, lo stabilimento potesse restare aperto. E ciò perché tutti i protocolli di sanificazione e di sicurezza igienico sanitaria erano già stati compiuti, come potrà confermare il fatto che all’esito dei prelievi (già effettuati) ove questi dovessero risultare negativi, non sarà necessario effettuare nessuna altra operazione".

"Il Comune di Pisa invece, che ha ricevuto una nota informativa dalla Azienda Sanitaria diversa da quella a noi notificata, ha ritenuto che tutta la struttura debba rimanere chiusa, così da notificare un nuovo provvedimento, che questa volta ha assunto i caratteri di una vera e propria Diffida, affinchè lo stabilimento balenare rimanesse chiuso. In forza della nuova diffida non è stato possibile procedere diversamente se non provvedere alla chiusura forzata dello stabilimento balneare" ammettono con sconforto i proprietari. "Questi dunque i fatti rapidamente riassunti per essere portati a totale conoscenza di tutti i nostri amici ed affezionati clienti e che necessitano di alcune nostre personali considerazioni".

"Nessuno della famiglia Gonnelli (o chi per essi) ha mai pensato di nascondere alcunchè e tantomeno di mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei nostri ospiti e di tutte le persone in generale - precisano i proprietari - la sola verità che può emergere è che questa situazione non si era mai verificata prima di oggi, da decenni e decenni di gestione dello stabilimento balneare da parte della nostra famiglia e questi giorni stanno creando in tutti noi una indescrivibile situazione di disagio e sofferenza. Siamo ben consapevoli dei disagi che anche i nostri ospiti stanno subendo e per questo rinnoviamo le nostre scuse e da subito ci siamo e ci mettiamo a disposizione per alleviare ed eliminare anche per il futuro ogni problema, ma deve essere ben chiaro che anche noi come gestori e titolari dello stabilimento balenare siamo danneggiati e parte lesa da questa situazione e da questi provvedimenti che a noi appaiono assolutamente ingiusti, gravatori, oltrechè totalmente irragionevoli, visto che mai prima di oggi alcuna struttura ricettizia e non solo balenare era stata completamente isolata e chiusa come la nostra".

La famiglia Gonnelli aggiunge: "La 'bontà' della nostra posizione è confermata anche dalla contraddittorietà con le quali le autorità pubbliche hanno assunto questi provvedimenti, se solo si considera che fino a poche ore fa non era neppure ancora chiaro se la struttura del bar ristorante potesse rimanere aperta. Proprio in questi ultimi momenti una nota dell’Azienda sanitaria ha fugato il dubbio, escludendo dal provvedimento di chiusura il bar ristorante e ciò in contrasto con quanto possibile invece percepire dalla nota del Comune. Serva questo passaggio come esempio a tutti voi del contesto di totale incertezza nel quale ci troviamo ad operare. Proprio per tutto questo chiediamo a tutti voi un ultimo sforzo, di far trascorrere velocemente questi pochi giorni che ci separano dall’acquisizione degli esiti degli esami e quindi dalla totale riapertura in tutte le sue forme e di tutte le sue articolazioni del nostro Bagno Vittoria".

"Sia in ultimo ben chiara una cosa: la famiglia Gonnelli non si sottrae certo alle proprie responsabilità, mettendo davanti a questi eventi ed a questa situazione la propria faccia, nessuno ha mai pensato di prendersi gioco della salute dei propri clienti e tantomeno di mettere in pericolo la loro sicurezza. Se siamo stati in questi primi giorni forzatamente poco persuasivi, ciò era ed è dovuto solo ed esclusivamente alla nostra buona fede, alla quale vi chiediamo di credere, per il disagio e l'impreparazione ad affrontare una simile situazione che non auspichiamo certamente di vivere a nessuno. Andiamo fieri di quello che abbiamo fatto e facciamo, i nostri impianti idrici sono tutti certificati e periodicamente controllati, siamo anche noi danneggiati da questa incredibile vicenda dettata solo dal caso e non certo da incuria e/o negligenza da parte nostra. Ripetiamo, ancora pochi giorni e poi tutto tornerà come prima (non facilmente per noi che usciremo da questa vicenda totalmente provati). Ovviamente tutto quanto qui sopra riferito, i provvedimenti gli esiti delle analisi, tutte le attività di sanificazione e l’esame batteriologico eseguito per conto della nostra società, sono tutti documentati ed a disposizione per potere essere letto ed esaminato. Non c’è nulla da nascondere e nulla da tempere. Vi abbracciamo tutti".

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