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Cronaca Santa Luce

Il Dalai Lama saluta Pisa dopo aver benedetto la collina del futuro monastero

Nei giorni scorsi la massima autorità del Buddismo ha dato la sua benedizione all'area in cui è prevista la realizzazione di un monastero, vicino all'attuale centro studi di Pomaia. Successo per gli incontri tenuti a Livorno

Si è concluso questa mattina il soggiorno del Dalai Lama in provincia di Pisa. A salutarlo all’aeroporto 'Galilei', il direttore della Provincia Giuliano Palagi, il comandante della Polizia Provinciale Daniele Serafini, il prefetto Francesco Tagliente e il questore Gianfranco Bernabei.

Il Dalai Lama, che ha tenuto un ciclo di incontri al Modigliani Forum di Livorno, è stato ospite del centro buddista di Pomaia, nel Comune di Santa Luce. Qui nei giorni scorsi ha benedetto la collina sulla quale nei prossimi anni sarà edificato un complesso monastico buddista. Il progetto, curato dall'architetto Gino Zavanella, prevede che l'edificio sia costruito nell'area di un'ex cava.

"Il progetto di realizzare un complesso monastico vicino a un centro studi è molto bello e a me è piaciuto molto. Pregherò affinchè lo si riesca a costruire nel pieno rispetto ambientale - ha detto il Dalai Lama prima di benedire la collina - credo che per i monaci che risiedono qui sia una grande opportunità per mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti. Ma è molto importante anche la vicinanza con il centro studi dove si possono approfondire le tematiche del buddismo tibetano prima di tradurle in preghiera".

E se la sostenibilità ambientale resta un punto fermo per il nuovo monastero, dall'altra parte la strada per la sua effettiva realizzazione è ancora tutta in salita, visto che manca il piano strutturale e il regolamento edilizio del comune di Santa Luce per cominciare a costruire, e manca anche un accordo tra le parti sui volumi previsti. "Il nostro Comune - ha spiegato il sindaco Andrea Marini - avrà il nuovo piano strutturale pronto entro due anni e quindi c'è il tempo per trovare un accordo sui volumi. Il progetto che ci hanno presentato è molto grande, ma se troviamo un punto di equilibrio, a volumi ridotti, l'intesa si può raggiungere".

"Da parte nostra - ha replicato Massimo Stordi, monaco buddista e legale rappresentante dell'associazione Sangha proprietaria del terreno dove dovrebbe sorgere il monastero - non abbiamo nessuna difficoltà a seguire determinate indicazioni che arriveranno dall'amministrazione purchè si compia finalmente l'iter procedurale necessario".

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