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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Beni confiscati alla mafia e riaffidati: i numeri in Toscana e a Pisa

La Regione espone gli ultimi numeri diffusi dall'autorità nazionale Anbsc

Sono 199 i beni confiscati alla criminalità organizzata che l’azienda nazionale che li amministra, la Anbsc, ha già destinato in Toscana. E’ l’ultimo dato disponibile negli archivi Open Regio dell'autorità nazionale. Si tratta di 21 aziende e 178 immobili: trattandosi di unità catastali, pertinenze comprese, alla fine la consistenza reale degli immobili è minore. Un appartamento con un box auto ed un terreno, ad esempio, conta per tre anziché uno. Quanti alla fine siano gli edifici sequestrati lo si può intuire dalla localizzazione geografica: i 138 beni destinati si trovano in sole 42 posizioni, spesso si sovrappongono; e solo 66, in tutto l’elenco, sono gli immobili principali, circa uno su due. 

I beni possono essere assegnati solo dopo confisca definitiva, situazione che interessa altri 328 beni (282 immobili e 46 aziende) in Toscana, oltre a quelli già destinati. Molti però sono a volte scatole vuote prive di valore autentico. Oppure non sono utilizzabili, almeno non immediatamente, perché frutto di abusi edilizi, inagibili od ancora occupati, gravati da debiti ed ipoteche oppure confiscati solo per una parte. La destinazione dunque in quel caso si complica. Con i sequestri non ancora definitivi, i beni gestiti in Toscana dall’associazione nazionale salgono a 588 (503 immobili e 85 aziende).

Dei beni già destinati, 138 immobili sono stati trasferiti al patrimonio degli enti territoriali (26 Comuni), 27 sono stati mantenuti al patrimonio dello Stato e 13 messi in vendita. La provincia toscana che ne conta di più è Arezzo (45), seguita da Pistoia (35), Firenze (18), Massa Carrara (17), Livorno (16), Siena (14), Lucca (13), Prato (8), Grosseto (7). Pisa è in coda, con 5 immobili. Considerando tutti gli immobili confiscati in via definitiva, anche quelli in gestione all’agenzia nazionale, Grosseto è prima (87 immobili) e seguono Pistoia (79), Arezzo (66), Siena (48), Prato (39), Lucca (38), Livorno (34), Massa Carrara (32), Firenze (25) e Pisa (12).

Le 67 aziende confiscate definitivamente (21 quelle destinate) si distribuiscono tra le province di Massa Carrara (13), Prato (12), Livorno, Lucca e Pistoia (10 a testa), Firenze (6), Pisa (3), Siena (2), ed Arezzo (1). Nessuna in provincia di Grosseto.

Complessivamente, tra immobili e aziende, sono 79 le amministrazioni comunali in Toscana che contano beni confiscati. Secondo l'elenco redatto dalla Regione Toscana, in Provincia di Pisa sono stati affidati ai comuni 3 immobili: due terreni sul viale D'Annunzio a Pisa, un'abitazione a San Frediano a Settimo a Cascina, un appartamento con garage a Montopoli. 

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