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Cronaca Centro Storico / piazza dei Cavalieri

Burocrazia e incuria, patrimonio artistico maltrattato: la denuncia nella trasmissione di Licia Colò

Nella trasmissione televisiva 'Alle falde del Kilimangiaro' si è parlato della preoccupante situazione d'incuria in cui si trovano le chiese di Santo Stefano dei Cavalieri, San Paolo in Ripa d'Arno e la Certosa di Calci

Ieri nella trasmissione televisiva 'Alle falde del Kilimangiaro' condotta da Licia Colò, si è parlato della grave situazione d'incuria in cui si trovano alcune chiese pisane e la Certosa di Calci, dimenticate e lasciate in uno stato di abbandono e degrado. Ospiti delle trasmissione il presidente Confguide Silvia Piccini e lo scrittore Sergio Costanzo. Oltre alla denuncia è stata mandata in onda l'inchiesta di Stefania Battistini, che ha documentato l'imbarazzante incuria della Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri intervistando anche Don Armani; il tour del degrado è proseguito poi nella chiesa di San Paolo in Ripa d'arno e nella Certosa di Calci, a soli 5 km da Pisa.

In Piazza dei Cavalieri accanto alla Normale, la Chiesa capolavoro del Vasari, si mostra in tutto il suo incanto e disfacimento: i tetti senza tegole devono essere rifatti a causa dell'acqua piovana che ammuffisce le pareti e rovina i capolavori interni, come affreschi e dipinti. La navate sono gravemente danneggiate e la pioggia arriva anche sopra la preziosissima tela del Bronzino. La situazione è destinata a peggiorare, dato che l'inverno è alle porte e contro il maltempo non si può fare nulla. La chiesa sta letteralmente cadendo a pezzi insieme all'intonaco delle pareti e ai danni del cassettonato. Santo Stefano dei Cavalieri è di proprietà dello Stato ma ad aiutare Monsignor Armani nel gestire i lavori di restauro è stata una Fondazione bancaria, che in soli due giorni ha messo a disposizione oltre 350 mila euro. Nonostante i fondi i lavori non sono mai riusciti a partire, a causa dei tempi burocratici.

Un'altra situazione di emergenza è quella di San Paolo in Ripa d'Arno, conosciuto come il vecchio Duomo, una delle chiese più importanti di Pisa: chiusa e transennata da due anni per problemi di staticità e perchè gli esperti avevano detto che stava sprofondando. Il degrado fuori dalla Cattedrale è visibile a tutti e per questo motivo molti pisani hanno denunciato il silenzio e l'indifferenza facendosi fotografare dietro le transenne e postando gli scatti sui social network in modo da sensibilizzare il resto della cittadinanza e le Istituzioni a cui compete la manutenzione. Dopo due anni di attesa i lavori sarebbero già dovuti iniziare ma il Vescovado ha dichiarato di avere problemi di risorse.

Stesso discorso per la Certosa di Calci: tetti e soffitti che crollano, coperture che mancano e corridoi che cadono a pezzi causando la chiusura al pubblico di alcune aree del museo. Anche se la Certosa è di proprietà pubblica non ci sono finanziamenti ministeriali, gli ultimi sono arrivati alla fine degli anni '90. Anche il Museo Naturale di Storia, tra i più importanti d'Europa, ha dovuto rendere inaccessibile alcune parti importanti ai visitatori. Al quadro drammatico si aggiunge la scarsità di personale, in tutto otto dipendenti che da soli non riescono a fronteggiare tutte le emergenze.

Alla fine del filmato, Licia Colò ha intervistato la Piccini e Sergio Costanzo, sottolineando che Pisa avrebbe tanto fa offrire ma purtroppo queste situazioni di degrado tolgono credibilità e fascino ai percorsi turistici. La Piccini ha proseguito dicendo che bisognerebbe attuare dei percorsi che valorizzino il resto del patrimonio artistico e convincano il turista a visitare altre zone cittadine e non solo Piazza dei Miracoli. Costanzo ha concluso affermando che le aziende private sono sempre state molto più serie ed efficienti del Ministero per quanto riguarda i lavori di restaurazione: "l'esempio lampante è la gestione dei lavori in Piazza Duomo". La situazione è grave, speriamo che dopo la denuncia televisiva qualcosa cominci a muoversi, Pisa non è solo Torre.

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