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Cronaca Le Piagge / Via San Michele degli Scalzi

Biblioteca comunale Sms, i dipendenti: "Il progetto originario stenta a decollare"

Tra le criticità segnalate: organico sottodimensionato, strutture poco utilizzate e scarsa manutenzione. I lavoratori temono l'esternalizzazione del servizio: "Doveva essere il polo culturale della città ma l'amministrazione sembra aver perso interesse"

"Doveva diventare il Polo culturale della città ma, a giudicare dai fatti, quello che era il progetto originario stenta a decollare". A parlare sono alcuni dipendenti della bilioteca comunale Sms, la nuova struttura inaugurata 3 anni fa sulle Piagge e frequentata ogni giorno da centinaia di persone: studenti di ogni età, lavoratori, pensionati, persino homeless e disoccupati. "La struttura è divenuta luogo di incontro - affermano i dipendenti - e possibile piazza del sapere. Per dare un pò di numeri: la biblioteca conta più di 50mila volumi, quasi 7.500 iscritti e, nell'ultimo anno, gli utenti sono stati oltre 144mila, con 3500 prestiti. Un patrimonio della città verso cui l'amministrazione sembra però aver perso un pò di interesse".

Diversi i segnali che, secondo i dipendenti, dimostrerebbero una disattenzione nei confronti del 'progetto Sms'. "Innanzitutto - proseguono i lavoratori - siamo sottodimensionati come organico. Inizialmente erano previsti 20 dipendenti in pianta stabile ma il personale andato in pensione non è stato sostituito e così siamo rimasti in 16. Nei prossimi due anni ci saranno altri pensionamenti, tra cui quello della dirigente a cui era stato affidato il servizio. E' chiaro che se non verranno inserite altre professionalità sarà sempre più difficile gestire la situazione, mentre le voci che parlano di un'esternalizzazione del servizio sono sempre più frequenti".

Secondo i dipendenti risulterebbe inoltre sottoutilizzato anche il vicino centro espositivo Sms. "Uno spazio - racconta un altro dipendente - che era stato pensato come 'accessorio' alla biblioteca, proprio nell'ottica di creare questo grande polo culturale. In realtà questo spazio è utilizzato pochissimo e ospita poche iniziative. Il progetto originario prevedeva inoltre anche la realizzazione di alcune residenze per gli artisti, ma anche queste non sono mai partite e la struttura rimane vuota e abbandonata a se stessa".

Infine ci sarebbero problemi anche per quanto riguarda la manutenzione della struttura. "Una struttura che è ancora in buone condizioni - affermano i dipendenti - ma per certi versi abbandonata a se stessa. Sulla terrazza il parquet si è già scolorito, mentre alcune vetrate della struttura non sono mai state pulite in tre anni. Sembra che l'interesse primario del Comune sia quello di risparmiare più possibile: così siamo noi dipendenti a dover fare un pò di tutto, dai tecnici delle luci ai controllori delle attrezzature visto che da novembre non è stato rinnovato nemmeno il servizio che garantiva la vigilanza su pc e attrezzature varie".

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