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Biblioteca Sapienza: "Nessuna soluzione, serve un confronto pubblico"

Non essendo ancora stata trovata una soluzione per la Biblioteca della Sapienza, l'associazione 'Sinistra Per' torna a far sentire la sua voce chiedendo un confronto pubblico per discutere sulla futura sede

Il caso della Biblioteca Sapienza è un problema che coinvolge tutti, dal mondo universitario a quello politico e cittadino. Ad oggi non è ancora stata trovata una soluzione per la futura sede, dopo il "no" arrivato dai frati per il trasferimento della biblioteca nel convento, cresce la preoccupazione per il futuro della struttura. Per questo motivo l'associazione 'Sinistra Per' crede che sia il caso di avviare un confronto pubblico tra la cittadinanza e  i vari enti che si occupano della situazione.

"Dopo quasi quattro mesi dalla chiusura del Palazzo della Sapienza  - si legge in una nota dell'associazione - nessuna soluzione è stata trovata per la Biblioteca Universitaria e tutto tace riguardo i lavori di recupero del Palazzo. Né le proposte fatte dalle varie istituzioni che hanno preso parte alla vicenda, rivelatesi fino ad oggi assolutamente fallimentari, né il dibattito sviluppatosi, a nostro avviso lacerante e miope, hanno portato ad una soluzione condivisa e sensata".

"Sosteniamo la proposta fatta dal prof. Adriano Prosperi, presidente dell'associazione 'Amici della Biblioteca Universitaria' - fanno sapere da Sinistra Per -  di avviare un confronto pubblico tra tutte le forze politiche, sociali, sindacali e tutti gli enti coinvolti per poter analizzare i dati reali di questa complessa vicenda. Ribadiamo la nostra posizione iniziale, ovvero che venga individuata al più presto una soluzione ottimale per la Biblioteca, accompagnata fin da subito dall'uscita di tutti i volumi dal palazzo, così da poter iniziare quanto prima i lavori di ristrutturazione. Inoltre, crediamo fermamente che il palazzo debba continuare ad avere, compatibilmente con gli spazi che resteranno disponibili, un ruolo centrale per la vita dell’Ateneo, in modo da salvaguardarne il valore storico, artistico e simbolico".


 

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